Casa Editrice: Newton Compton Editori - 320 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
La professoressa di criminologia Kate Marshall è in gita con suo figlio, quando insieme fanno una scoperta scioccante: il corpo senza vita di un adolescente, impigliato sotto la superficie del bacino idrico di Shadow Sands. L'ipotesi di un tragico annegamento non quadra, e quando Kate comincia a indagare si trova a fare i conti con un'inquietante scoperta: la vittima potrebbe essere solo l'ultima di una serie di morti e scomparse legate alla brughiera. Nei dintorni di Shadow Sands, infatti, circolano strane voci a proposito di un sadico assassino che, come un fantasma, si nasconde nella nebbia, pronto a colpire. Quando una giovane collega dell'università scompare senza lasciare traccia, Kate sa che è solo questione di tempo prima che venga uccisa. Per lei e il suo socio Tristan Harper ha così inizio una drammatica corsa contro il tempo. Ma l'inafferrabile serial killer a cui Kate sta dando la caccia non è l'unico a esserle un passo avanti. Qualcun altro è interessato a fare in modo che i segreti di Shadow Sands rimangano sepolti...
Recensione:
Dopo "I cinque cadaveri", romanzo nel quale li abbiamo conosciuti per la prima volta, Robert Bryndza torna al pubblico con Kate Marshall e Tristan, due personaggi che personalmente trovo davvero interessanti, ricchi di fascino, forza e debolezza, comprensibili e con i quali instaurare un forte legame empatico che dà quel guizzo in più alla lettura. "La casa nella nebbia" è un thriller che parte subito, senza perder tempo, lasciando che la scrittura scorrevole e pregna di suspense dell'autore, incanti e incateni alle pagine.
Leggere Bryndza è emozionante, una ridda di sensazioni prendono allo stomaco, coinvolgono, e addentrarsi nelle sue storie diviene un imperativo al quale il lettore si sottomette con delizia. Grandi aspettative ci sono quando si apre questa nuova opera e, credetemi, non rimarrete delusi.
Il romanzo parla di un caso a se stante, un'indagine che Kate non cerca, ma nella quale si imbatte quando non vorrebbe: la classica persona giusta, nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Perfettamente comprensibile per chi dovesse imbattersi nell'autore per la prima volta, è ancora meglio se si conoscono le informazioni sul passato dei personaggi contenute ne "I cinque cadaveri", per poter vedere l'evoluzione delle dinamiche tra i rapporti e comprenderne appieno i rimandi.
La trama è un concentrato di sorprese, tra fatti strani, connessioni inquietanti e pericolo che sfiora le figure a cui teniamo di più. Il male sembra essere ovunque, si cela nella nebbia pronto a colpire non appena si abbassa la guardia, e il fatto di non poter essere certi della rettitudine delle forze di polizia, rende tutto più complesso e preoccupante.
Bryndza prende il là dalle tante leggende di folclore che abbracciano la Cornovaglia, quei mostri e fantasmi pronti a ghermire ignari passanti portandoli via, facendoli scomparire per sempre. Un approccio gotico, se vogliamo, ma profondamente ancorato alla "banalità del male", che vuole un essere di carne e sangue, predatore della sua stessa specie, dietro tutto. Le leggende avvisano, parlano metaforicamente di esseri soprannaturali per colpire l'immaginario, per dire di fare attenzione a chi incontriamo a bordo strada.
Questa è la base di un thriller di impatto, che non manca di esplorare altri temi facilmente individuabili. C'è la servitù che si instaura tra chi detiene il potere della ricchezza e dell'eredità nelle zone rurali, dove gli interessi privati si mescolano, infiltrano le istituzioni, sono bilancia di benessere per tanti; si scava nei rapporti famigliari su vari gradi, da quelli diretti dei genitori verso i figli a quelli trasversali dei fratelli e dei congiunti; c'è la narrazione della difficoltà di accettarsi e di essere accettati per quello che si è, senza filtri, senza maschere. Tanti aspetti che rendono umana, comprensibile e condivisibile un'esperienza letteraria.
Ormai capita sempre più spesso che la letteratura gialla, prima considerata di mera evasione, leggera, sfrutti la popolarità presso il pubblico per portare avanti temi complessi, profondi, che scavano nella società e ne fanno uscire un quadro moderno e sofferto. E' in questo modo che ci rendiamo conto di quanti piccoli crimini innocenti, senza volere, e perfino in buona fede, si possono compiere all'interno di un nucleo famigliare, dal quale si allargano alla comunità. "La casa nella nebbia" è emozione e denuncia, quadro delittuoso e immagine sociale, evasione e verità. Un thriller che vi prenderà alla gola, portandovi in un'avventura a tinte forti, fosche e un romanzo che vi farà riflettere, che vi incanterà per le tante connessioni. Il finale è promessa di nuove evoluzioni, di cambiamento e altre avvincenti indagini, perché la vita è un viaggio e cambiare fa parte del percorso.
Speriamo di poter leggere presto altro con Kate e Tristan protagonisti!
Consigliato
(Tatiana Vanini)