Casa Editrice: Newton Compton Editori - 322 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Romanzo storico
Trama:
Roma, I secolo d.C., sotto l'imperatore Tito.
Aurelio fa fallire l'impresa che gli ha lasciato il padre e, minacciato dagli usurai, è costretto a farsi schiavo per i troppi debiti. Finisce così in una scuola di gladiatori: ha talento nell'arena, ma deve fronteggiare la rivalità dei compagni. Un aiuto gli arriva da Clovia, una donna senza scrupoli che, grazie a una misteriosa pozione, ha trovato il modo per potenziare le doti atletiche dei combattenti su cui scommette...
Roma, giorni nostri.
Valerio si è innamorato di una prostituta ed è determinato a liberarla dai suoi protettori. Da quando è finito sul lastrico, rovinato dal suo socio in affari, però, non ha più un soldo e l'unica sua fonte di guadagno sono i combattimenti clandestini di arti marziali. Per sopravvivere in quel mondo spietato, sarà costretto a ricorrere a soluzioni più estreme...
E questo, per quanto strano possa apparire, legherà il destino di Valerio a quello di Aurelio, vissuto duemila anni prima. Per entrambi i combattenti, dietro l'angolo si nasconde l'insidia che potrebbe distruggere le loro vite.
Recensione: Lo chiamavano gladiatore è un romanzo stupefacente scritto a quattro mani, al cui interno ci possiamo confrontare con due trame.
Frediani e Lugli, nel loro sodalizio, danno vita a una coppia di storie piena di parallelismi. Lontane di 2000 anni, le vicende hanno come sfondo comune Roma: la città eterna dei gladiatori da una parte, la città dura e violenta tra prostitute e incontri clandestini di lotta dall'altra.
Gli scrittori presentano due protagonisti uniti attraverso il tempo da un destino simile. Il tracollo finanziario, la caduta da una vita di agi e tranquillità, ad una lotta contro i debiti e i creditori, caduta che li costringe a farsi combattenti.
Narrazioni perfettamente centrate nel periodo storico di riferimento, vere nella costruzione, avvincenti nel ritmo.
Appassionante, violenta, ricca di scontri la vita di un gladiatore nella Roma antica. Sordida, scellerata, dove vige la legge del più forte, la vita di un combattente clandestino chiamato gladiatore nella Roma moderna.
Un romanzo che parla di esistenze sprecate con leggerezza, della disperazione che porta a scelte estreme, a vere e proprie follie, della ricerca di un riscatto e di una seconda possibilità senza la certezza di ottenerla.
Personaggi vibranti e credibili con grande solidità e attenta creazione soprattutto nei protagonisti, danno maggior pregio a questo romanzo epico che regala emozioni continue.
Storia e attualità, uno sposalizio innovativo e riuscito. Sorprendente!
(Tatiana Vanini)