Casa Editrice: Newton Compton Editori - 506 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Romanzo storico
Trama:
La repubblica romana è ormai un'istituzione fragile e precaria, da anni oggetto di contesa tra uomini spregiudicati e ambiziosi, che si combattono con i loro eserciti sui campi di battaglia, ma anche con le clientele e fiumi di denaro nell'agone politico. Il popolo è stritolato dai debiti, oppresso dalle ingiustizie, diviso dalle discriminazioni. In questo panorama, si fa largo Lucio Sergio Catilina, disposto a tutto pur di raggiungere quel potere che a un nobile decaduto come lui sarebbe precluso. Grazie alla corruzione e all'intimidazione, scala le gerarchie dello Stato. Ma la classe dirigente degli ottimati, che si sente minacciata dalla sua ascesa, reagisce opponendogli un abile avversario: quello stesso Cicerone che di Catilina era stato, da ragazzo, il seguace più entusiasta, e che si trasformerà nella sua nemesi. La sfida tra i due cresce di intensità negli anni, fino al tragico epilogo, che apre la strada alla fine della repubblica.
Recensione:
Un romanzo storico su una delle figure più negative e controverse della Roma antica.
"Il cospiratore, la congiura di Catilina" riporta alla nostra attenzione un personaggio conosciuto come la personificazione della cupidigia, della malvagità priva di scrupoli, della smodata sete di potere: Lucio Sergio Catilina, appunto.
Frediani ci permette un viaggio a ritroso nel tempo riempiendo la sua scrittura diretta ed espressiva con le notizie e i documenti delle fonti storiche, senza tralasciare di indagare l'animo e la psicologia degli uomini e delle donne che attraverso le sue parole rivivono e prendono spessore agli occhi del lettore. Con la passione propria del romanzo vediamo emergere un uomo dotato di grande carisma, acuta intelligenza deviata da una moralità assente e una voglia incontenibile di emergere, di divenire il primo di Roma. Al contempo conosciamo il suo lato anaffettivo, che non manca però di sussulti verso il popolo schiacciato e oppresso dai troppo privilegi di classe: inizialmente solo un modo per ottenere voti, successivamente si traducono in una serie di riforme nelle quali credere e cercare di attuare.
Assoluto protagonista di questo libro a lui dedicato, ci viene raccontato come un capo, alla guida di un'organizzazione che nulla ha da invidiare alle moderne affiliazioni mafiose, un accostamento che rende comprensibili vicende lontane al vissuto odierno.
Sodali che lo veneravano come un dio, la plebe che in lui riconosceva una possibilità di riscatto, si contrappongono ad altre figure storiche di indubbio prestigio che lo volevano distruggere: Cicerone, Cesare, Crasso.
Avvincente e coinvolgente, senza difettare di profondità e complessità, lo scritto di Frediani spolvera e rende attuale un modo di vivere, tra battaglie per la conquista del territorio e lotte politiche per le cariche più prestigiose, dove non esistono remore a sferrare i colpi più bassi e ordire gli intrallazzi più sordidi.
Droghe, sesso, intimidazioni, delitti e fiumi di sesterzi. In queste pagine non manca nulla e descrizioni vivide e dettagliate fanno del romanzo un'opera forte che magari non incontrerà il gusto di tutti per alcune sue parti prive di censura.
Giunti alla fine di questa immersione nelle emozioni e nei desideri non si può fare a meno di domandarsi quanto della storia giunta fino a noi di Catilina sia vero e quanto frutto di una visione di parte. Era davvero così come le fonti lo descrivono? Nei secoli la verità muta, si opacizza, si accomoda ai voleri dei vincitori.
A questo interrogativo non c'è risposta.
Leggetelo per diletto, per apprendere, per interrogarvi.
Il romanzo di Frediani merita un posto nella vostra collezione.
(Tatiana Vanini)