Trama:
Un efferato delitto si è consumato poco dopo le sedici in pieno centro all'interno di un ascensore, ai danni di un poliziotto che rientrava in casa. Sembra che l'omicidio sia da collegare al serial killer che da anni miete vittime proprio tra gli uomini in divisa.
Commento:
Un serial killer terrorizza da anni la città, ma le sue vittime non sono cittadini indifesi, bensì poliziotti. Chi è che odia così tanto le forze dell'ordine, fino al punto da falciarle senza pietà? Cosa si nasconde dietro un rancore tanto profondo da resistere nonostante il trascorrere degli anni?
Con un intreccio lineare dove nulla è come appare a prima vista, Scalisi ci porta nuovamente nei meandri della mente umana, per dimostrarci come l'animo di ognuno possa nascondere abissi oscuri, celati per anni anche alle persone più care.
La trama sembra semplice, quasi prevedibile nell'evolversi di certe situazioni (l'amore tra Federica e Mirko; la presenza di Giuseppe, prima temuto e poi cercato; la morte di uno dei protagonisti, ecc.) ma è solo apparenza perché, in realtà, appena sotto la superficie paure e desideri nascosti agiscono nell'ombra, per svelarsi, in un modo discreto che passa quasi inosservato, solo nel particolare epilogo. Il finale si riallaccia, con maestria, alle prime pagine del romanzo, a quell'inizio quasi dimenticato della storia che consente di tirare le fila e concludere, in modo decisamente inatteso, la tragica sequela di omicidi... ma sarà davvero tutto finito?
Con lo stile tipico che caratterizza questo autore - narrazione in terza persona ed una trama che si srotola quasi interamente attraverso i dialoghi dei protagonisti - Scalisi crea un altro romanzo particolare, incentrato come sempre sull'uomo e sul suo sentire, mentre tutto il resto serve solo da contorno.
Una bella storia, con un intreccio avvincente ed un finale per nulla scontato.
(Maria Guidi)