Trama:
Dopo anni di assenza dalla sua città natale, Luigi Reggiani vi ritorna per rivedere quello che lui crede un vecchio amico di infanzia, la cui immagine tormenta ogni notte, da quindici anni, i suoi sogni. Ma un'amara quanto inquietante rivelazione lo attende. Tra passato e presente, tra vecchie e nuove conoscenze, tra flashback e sconvolgenti retroscena, il protagonista, nell'apparente e ossessionata ricerca della verità, nella continua e infinita lotta tra il bene e il male, si libererà della scomoda coscienza.
Commento:
Molto scorrevole e diretto nello stile, La mente del diavolo si legge velocemente e in modo quasi superficiale all'inizio, perché sembra raccontare una storia semplice, lineare, quasi banale.
Un uomo ormai adulto che torna nella città d'origine dopo molti anni, per salutare un vecchio amico sembra, infatti, una trama quasi scontata, che non fa notizia e dà invece la sensazione di avere tra le mani il "classico romanzo introspettivo" basato sui bilanci, sulla vita passata e così via... Quando si scopre però che il presunto "vecchio amico" è, in realtà, un adolescente che non può, per ovvie regioni anagrafiche, essere stato amico d'infanzia del protagonista, quando strani flashback fanno tornare a galla ricordi che sembrano non appartenere alla vita di Luigi, ogni cosa assume un aspetto diverso, mentre un alone di mistero inizia ad insinuarsi su tutto.
Alla quotidianità fatta di nuove amicizie, calore, allegria e sorrisi, si alternano le immagini provenienti dal passato che tornano, drasticamente, a mescolarsi con il presente, fino a trovare un tragico punto d'incontro.
In un epilogo che giunge quasi all'improvviso e che ridà forma alle pagine precedenti, mentre le vicende precipitano e tutto assume un nuovo significato, la storia giunge all'inaspettata conclusione, che coinvolge il giovane assegnandogli un significato quasi simbolico, in un finale intenso e quasi sospeso. Davvero particolare.
(Maria Guidi)