Casa Editrice: Newton Compton Editori - 336 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Avventura
Trama:
Gerusalemme è appena caduta nelle mani dei cavalieri crociati quando, in un affollato caravanserraglio vicino ai sobborghi del Cairo, giunge un uomo avvolto dal mistero. E' alla ricerca di un'antica città sotto la quale - così narra la leggenda - si nasconderebbe un inestimabile tesoro. Molto poco si sa di lui, se non che il suo nome è Sufrah e che, attraverso l'arte divinatoria della geomanzia, domina le menti umane e sottomette gli spiriti maligni. Nel viaggio lo accompagna Alif, un giovane servo dal passato di ladro, sul quale ricadranno inaspettatamente le sorti della spedizione. Raggiungere le rovine maledette di Zarzourah si rivelerà un'insidiosa caccia al tesoro, capace di attirare uno sciame di avventurieri: infidi cammellieri, spie cristiane, sicari della setta degli assassini. Ambientata nel deserto egiziano, uno dei luoghi più inospitali del Medioevo, questa storia dal sapore esotico fa rivivere un mondo affascinante, in cui, attraverso personaggi dall'ammaliante bellezza, risuonano gli echi di meravigliose, antiche culture.
Recensione:
Dal primo libro di Simoni che ho letto anni fa, accolgo con gioia e curiosità ogni sua nuova opera. "Il profanatore di tesori perduti" non mi ha delusa, anzi, ha portato ancora più in alto l'asticella della curiosità, dell'avventura e dell'emozione.
In questo nuovo romanzo ambientato nelle magiche terre arabe, tra deserti e beduini, ho trovato una suggestione e una malia uniche. Le atmosfere create da Simoni mi hanno avvolta, portandomi a vivere con passione una caccia al tesoro piena di magia, segreti celati e prove da superare.
Con attenzione e una ricerca che si percepisce come profonda, ma soprattutto attenta alla comprensione della lingua, dei miti e delle leggende antiche dei popoli del deserto, l'autore ci porta in una serie di capitoli emozionanti, dinamici, intervallati da narrazioni e azioni, sorprese e riflessioni.
Ho trovato interessanti i personaggi, un gruppo di figuri nei quali istintivamente proviamo diffidenza, perché li percepiamo animati da motivazioni non benevole e ingenerose. Sono mossi dalla sete di potere, di conoscenza, per utilizzarla a scopi personali, per ottenere potere e prestigio. In mezzo a loro però, ho trovato altri personaggi dotati di carisma, ai quali è possibile avvinarsi con empatia e parteggiare per loro, temerne la sorte e seguirne le complicazioni. Mi riferisco al ladruncolo Alif e alla bella Azda, una giovane decisa e determinata, per nulla sottomessa e dotata di un'intelligenza vivace che la porta all'azione. Alif e Azda a loro modo sono simili, appaiono con figure minori, prendendo man mano la scena e soprattutto il cuore dei lettori. "Il profanatore di tesori perduti" ha un finale che soddisfa e al contempo lascia aperte porte e vie, per divenire una nuova serie da seguire con partecipazione.
Siete pronti a immettervi sulle mutevoli vie del deserto, alla ricerca di una città maledetta? L'avventura è servita, la storia non è mai stata così viva.