Trama:
La storia tra Giovanni Berchet e Costanza Arconati ha qualcosa di ambiguo ed affascinante, perché sia nelle manifestazioni private (le lettere) sia in quelle pubbliche (come la dedica in apertura al volume di traduzioni delle Antiche Romanze Spagnole) sembra sempre muoversi sul sottile crinale che separa l'amicizia dall'amore. D'altra parte i contemporanei (Pellico, Borsieri, Gioberti), descrivono Berchet come una persona dal carattere chiuso e malinconico, il che potrebbe spiegare il tono nostalgico, affettuoso, confidenziale, ma mai troppo intimo e passionale delle lettere indirizzate a Costanza. Pietro Borsieri, invece, aveva un carattere più aperto e più passionale di Berchet e, in una lettera del 1849, indirizzata a Costanza, la ringrazia della sua "sempre calda ed amatoria amicizia".
Commento:
Molto carina questa biografia romanzata della Contilli che, in poche pagine, è riuscita nella non facile impresa di rendere vivi e reali nomi che hanno fatto la storia e che, prima di questo libro, erano appunto solo nomi su carta. L'amore con tutti i suoi intrecci, la forte passionalità descritta, l'occhiata veloce sulla serena vita familiare del Pellico e tutte le altre vicende esaminate, hanno l'indubbia qualità di mostrare i protagonisti sotto una luce completamente nuova che, basandosi su ricostruzioni storiche che partono da lettere e testimonianze, mostrano non solo un lato sconosciuto del carattere dei personaggi ma anche degli eventi, esaminando quindi le cose da un punto di vista completamente nuovo. Una biografia romanzata si, ma realistica e probabilmente molto vicina all'effettivo svolgimento dei fatti.
Certo, il libro è troppo breve perché sia esaustivo, e si concentra su un aspetto specifico della vita della Arconati e degli altri nomi citati ma, in fondo, tutto il resto è storia ed è già stato detto!
(Maria Guidi)