Trama:
Edizione delle lettere inedite, per un progetto di dottorato, scritte da Silvio Pellico tra il 1830 e il 1853. L'autrice si è inoltre occupata delle poesie autobiografiche del Pellico, sia edite sia inedite. Lavorando su queste due fonti ha avuto la possibilità di conoscere amicizie, amori, progetti letterari e ideali politici di uno scrittore che ha vissuto in modo lucido e consapevole le lotte risorgimentali. Cristina Contilli ha scelto quindi di scrivere la sua biografia, trasformando lettere, poesie, testimonianze degli amici, in un dialogo tra lo scrittore e le persone che hanno attraversato la sua vita. La sua biografia, intitolata "Le passioni di Silvio Pellico: amicizia, amore e scrittura nella vita di un poeta dell'Ottocento", pubblicata dalle Edizioni Carta e Penna di Torino, è arrivata in due anni alla terza edizione. Il buon riscontro ottenuto ha stimolato l'autrice a proseguire nel lavoro di ricerca e ad approfondire anche la vita degli altri ex detenuti dello Spielberg. Da queste ricerche è nata questa ricostruzione, in cui le vicende di Silvio Pellico si intrecciano a quelle degli amici che hanno vissuto le sue stesse sofferenze e che, come lui, dopo la liberazione, hanno lottato per "tornare alla vita."
Commento:
Basato sulle lettere di S. Pellico, l'autrice ci regala un ritratto inedito di questo personaggio che è conosciuto, quasi sempre, solo per le poche notizie scolastiche legate alla sua figura. Un'attenta ricostruzione dei fatti, un linguaggio perfettamente consono all'epoca in cui tutto si svolge e lo stile narrativo proprio della Contilli, lineare e semplice, danno vita ad una biografia romanzata che, probabilmente, di romanzato ha davvero poco, vista la grande cura impiegata nella ricerca e nella verifica delle fonti storiche da parte dell'autrice stessa.
Conoscere Pellico come uomo, con la sua fragilità, i timori, l'amore profondo che lo legava a Cristina e ancora le amicizie, le delusioni, la malattia, aprono ad una prospettiva completamente nuova, permettendoci di conoscere l'uomo e la sua vita, una volta uscito dalle prigioni dove rimase rinchiuso per otto lunghi anni. Il libro parla anche di altri personaggi detenuti nelle medesime prigioni, come A. Andriane, F. Confalonieri e P. Maroncelli, allargando la narrazione a coloro che ne condivisero la sorte, alle donne che soffrirono con loro e ne attesero la liberazione, ma è soprattutto su Pellico che il romanzo è incentrato.
Grazie alla bibliografia ragionata che illustra le varie fonti citate, arricchito inoltre da fotografie dell'epoca e ritratti dei protagonisti, quel che ci sitrova in mano è un'opera notevole, per contenuti e rilevanza storica, che mostra in modo del tutto diverso personaggi che hanno indubbiamente fatto la storia. Molto particolare è inoltre l'idea di partire da una lettera e costruirvi sopra gli avvenimenti, come si presume possano essere andati; l'impressione che se ne ricava è quella di tante fotografie che, man mano che vengono sfogliate, riportano alla mente i ricordi legati al singolo avvenimento.
Un libro davvero interessante, un modo di certo nuovo ed assolutamente coinvolgente di avvicinarsi alla storia!
(Maria Guidi)