Casa Editrice: La Corte Editore - 265 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
La sera in cui i suoi genitori sono morti, Cristian è uscito di casa sbattendo la porta, arrabbiato con il mondo. Non avrebbe mai immaginato cosa lo aspettava al suo ritorno: un lago di sangue sul pavimento della cucina e la pistola d'ordinanza stretta tra le dita di suo padre. Un omicidio suicidio, gli hanno detto. E poi lo hanno spedito al sud, a Castellaccio, nella casa famiglia di Flavio, che continua a salvare ragazzini dal buio in cui a volte vengono risucchiati. Davvero il padre di Cristian ha ucciso la madre e poi si è tolto la vita? Qualcosa di oscuro sembra nascondersi dietro quello che apparentemente è un inspiegabile delitto e Damiano, lo Sciacallo, inizia la sua indagine personale, trovandosi come sempre a scavare fino alle radici del male. Mentre prova a rimettere insieme i pezzi della sua vita, Cristian conoscerà il dolore, l'amicizia, la paura, e comprenderà che alcune ferite non si rimarginano mai. Come quelle di Girolamo, un maresciallo dei carabinieri in pensione, ossessionato dall'Uomo del Salice e dalla scomparsa di una bambina avvenuta negli anni ottanta.
Recensione:
Terzo libro per uno dei maestri del thriller italiano, terza opera che vede coinvolti i tre amici Damiano, Flavio e Stefano, terzo capitolo del male celato sulla montagna dietro la cascata. "Le colpe della notte" vi stregherà con le sue atmosfere, col fascino del male, con una trama che vi farà sussultare, stringere lo stomaco, in una girandola di suspense, mistero, morte.
La scrittura di Lanzetta, che abbiamo imparato a riconoscere nei libri precedenti "Il buio dentro" e "I figli del male", prende subito il completo dominio sull'attenzione del lettore, lo seduce come il canto di una sirena, sussurrando segreti che raccontano del cuore nero di Castellaccio, il comune creato dalla fantasia dell'autore che grazie a lui diventa più vero della realtà, popolato di personaggi perennemente in bilico tra la luce e le ombre, come i tre amici sopracitati, o come le persone che racchiudono nel loro cuore le tenebre anche sotto il sole di mezzogiorno.
Pur possedendo rimandi alle opere precedenti, "Le colpe della notte" è un romanzo che si può apprezzare anche come opera singola, trovando in Cristian un protagonista giovane, ferito da un terribile lutto, che possiede nella sua mente un'informazione per la quale si è disposti a uccidere. Il ragazzo sarà il tramite per l'autore per portare nel suo scritto temi a lui cari, come il legame, l'amicizia forte e speciale che si può instaurare tra individui, un sentimento che porta a superare le incomprensioni, ad andare oltre gli scontri iniziali, per sostenersi, aiutarsi quando le cose si fanno difficili e pericolose.
L'amicizia che Cristian costruirà con Giacomo ed Orso, le vicende che li vedranno coinvolti, fa da rimando, da eco alle esperienze vissute da Damiano, Flavio e Stefano, in una sorta di passaggio del testimone tra generazioni, accomunate dalla voglia di porre rimedio a torti delittuosi, di portare pace alle anime dei morti e alla loro stessa ossessione.
Nel libro ritroviamo l'ombra dell'uomo del salice, perché il male allunga le sue mani oltre il tempo e lo spazio, e un crimine approvato da chi detiene il potere, approvato da uno stato complice e carnefice. Situazioni che lo scrittore descrive sviluppando un forte stato emozionale, che rende il suo scritto imperdibile.
Atmosfere da brividi, personaggi profondi, costruiti a trecentosessanta gradi, segreti inconfessabili, sangue, odio e il desiderio di andare oltre, di portare a termine un compito che chiede giustizia contro ogni conseguenza. "Le colpe della notte" non delude, confermando il talento di Lanzetta per le storie ad alto tasso adrenalinico.
La scena finale fa sorgere una domanda: è finita? Ci saranno nel futuro nuovi personaggi e nuove storie? Solo Lanzetta può rispondere, noi lo scopriremo nei prossimi libri!
(Tatiana Vanini)