Casa Editrice: Newton Compton Editori - 384 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Secondo dopoguerra. Bruno ha tredici anni e vive in un orfanotrofio vicino a Salerno, sottoposto alle continue angherie degli altri ragazzi. Solo l'amicizia con Nino, il nuovo arrivato che prende a difenderlo, riesce a rendere tollerabile la sua permanenza nell'istituto. L'estate porta con sé un momento di libertà per tutti i ragazzi: Bruno e Nino saranno scelti per andare a lavorare insieme nella tenuta degli Aloia, una ricca famiglia del circondario. E' qui che Bruno conosce Caterina, una strana bambina che vive all'ultimo piano della casa e che lo guida a esplorare i recessi dell'imponente edificio. Il gioco assume però ben presto contorni sinistri: Bruno inizia a essere tormentato da incubi inspiegabili, che al risveglio lo lasciano profondamente spossato. Il ritrovamento, all'interno della proprietà degli Aloia, di alcuni cadaveri in avanzato stato di decomposizione, getta sulla villa e su chi la abita ombre inquietanti. A chi appartengono quei corpi? E perché tutti sembrano a conoscenza di qualcosa che non deve essere rivelato? Questo romanzo è la storia di un'amicizia, di ricordi spezzati e di un brutale assassino che si nutre di paure. E' la storia di Bruno e dell'estate in cui divenne l'uomo senza sonno.
Recensione:
Un thriller deciso, con atmosfere che bucano le pagine e avvolgono il lettore: "L'uomo senza sonno" è una malia che parte dal Prologo e non si ferma più, capitolo dopo capitolo, sorpresa dopo sorpresa, fino al termine ed oltre.
Antonio Lanzetta ha una capacità che lo rende immediatamente distinguibile: la realtà si fonde con diversi strati e dimensioni, avvolge l'onirico, il soprannaturale, affonda le mani nel terreno nero del male e ne strappa fuori le radici. La trama diviene una spirale che scende nell'abisso, contiene l'orrore e, nonostante ciò, riesce a regalare momenti di bellezza, di commozione e comprensione.
Impossibile prevedere gli eventi, quando si crede di aver capito, messo a posto i pezzi, ecco un particolare che scompagina le carte, rimette in moto tutto e l'unica certezza è che al di là dei pensieri, delle suggestioni, degli spiriti e delle leggende, non c'è nulla di più terribile del male e della cattiveria agita dall'uomo sui suoi simili.
Le parole corrono, ritmate, per una narrazione dinamica, di forte impatto emotivo. I luoghi divengono tridimensionali e vivi: abbiamo un orfanotrofio che cela le urla in cantina, casa Aloia che incombe, respira, si scuote come una belva pronta ad affondare i denti nei suoi abitanti. Accanto ai teatri degli accadimenti, i personaggi, creati con cura e profondità, vibranti, oscuri tutti, luminosi solo alcuni, esseri che camminano sul filo del grigio, basta un passo da un lato o dall'altro per trasformarli in eroi o carnefici.
Il romanzo possiede diversi salti temporali, coerenti e inseriti con attenzione e stretto nesso logico. Passato prossimo, remoto, presente, descrivono una vicenda che si allunga su anni e periodi storici differenti. Incalzante, la suspense e le sorprese incollano alle pagine, regalando un'avventura tra il soprannaturale e il reale, in un libro che si assorbe sempre con piacere, per una lettura confortevole che non si vuole abbandonare.
Splendido il protagonista, Bruno, e il suo migliore amico, Nino. Insieme formano un duo di personaggi che nelle loro diversità si completano. Il lettore viene portato ad abbracciare queste figure, ad avvolgerle per proteggerle, sostenerle nelle difficoltà, accompagnarle in un percorso irto di insidie e di dolore. Entrambi i ragazzi si accettano con naturalezza, andando al di là delle stranezze, delle ambiguità che sussurrano un diverso piano di consapevolezza, che vi sia qualcosa di sfuggente, come una figura percepita con la coda dell'occhio, che scompare appena si focalizza l'attenzione. Niente domande, si segue la storia fidandosi pienamente dell'autore e della sua conduzione.
Con loro si alternano nell'opera figure tragiche, amare, malvagie o positive. Difficili da inquadrare al primo impatto, le loro molte sfaccettature li rendono comprensibili man mano che si prosegue nei capitoli e quindi nella conoscenza, proprio come accade con le persone che incontriamo ogni giorno nella nostra vita. Alcuni ci saranno amici per un po' o per sempre, altri ci tradiranno, altri ancora si dimostreranno tossici e da allontanare. "L'uomo senza sonno" è il racconto del male terreno, della vendetta, della paura che si insinua nelle vite sconvolgendole. E' la narrazione della mente e di tutto ciò che può creare e rendere tangibile. E' la storia straordinaria della lotta eterna di luce e buio, dove i confini si confondono e si compenetrano. "L'uomo senza sonno" ci sussurra di guardiani che non dormono mai, di ossessioni che non si dimenticano, di vittorie e di sconfitte.
Un romanzo da scoprire.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Non temere mai più la notte. Lei sta con i giusti.
Il silenzio non giudicava le persone, era di conforto, una carezza sul viso.
Al mondo non esistevano luoghi sicuri. C'erano solo le persone, e il male che si trascinavano dietro.
Il freddo non seguiva le stagioni. Era una cosa che si portava dentro e che lo seguiva ovunque andasse.
La mente umana è come una scatola. Prende i ricordi e i segreti e li chiude a chiave.
Il male non appartiene a un luogo, il male è in tutte le cose. E' nelle persone.