Casa Editrice: La Corte Editore - 356 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
E' ancora notte quando Damiano Valente viene svegliato da una telefonata e in pochi minuti si ritrova sulla scena di un crimine atroce e inspiegabile: davanti ai suoi occhi un uomo con la gola tagliata, riverso in un'auto su una spiaggia vicino Castellacelo. Sporco di sangue e conficcato nella ferita, un biglietto con un messaggio contenente solo due parole: Lui vede. Damiano, lo Sciacallo, uno scrittore diventato famoso ricostruendo i casi di cronaca nera nei suoi libri, aveva promesso di non farsi più coinvolgere, di non scrivere più. Per dimenticare. Per sfuggire a un passato di morte e sangue che invece continua a tormentarlo. Ma gli incubi non sono finiti e lui non può tirarsi indietro. Anche perché il suo amico Flavio viene inghiottito dal buio, mentre cerca di aiutare una paziente della clinica psichiatrica in cui lavora. Quale può essere il collegamento? Per scoprire la verità Damiano dovrà tornare indietro fino al 1950, nel suo Sud profondamente segnato dalla guerra e dal regime fascista. Sono gli anni del giovane Mimì e del suo amore per Teresa. Gli anni del piccolo Tommaso e del pomeriggio in cui ritrova il corpo martoriato di un bambino sulla riva di un fiume. Gli anni in cui tutto ebbe inizio.
Recensione:
Un thriller avvincente, che avviluppa il lettore facendogli correre brividi lungo la spina dorsale. Questo è I figli del male.
Lanzetta torna al pubblico con la sua scrittura personale, capace di rendere reali gli incubi e le inquietudini e ci racconta una storia che parla di un male antico, della sua capacità di insinuarsi nel cuore degli uomini.
Ritroviamo gli stessi protagonisti del precedente romanzo, Damiano e Flavio soprattutto, due uomini segnati dal passato, nel corpo e nella mente, che conoscono il dolore e la vendetta. Personalità complesse e intense che, a loro modo, sopravvivono ai fantasmi del passato affrontando l'oscurità del presente. Personaggi costruiti con sapienza e profondità che arricchiscono una trama che incolla alle pagine e si svolge su diversi piani temporali, donando tridimensionalità all'intreccio, perché a volte la spiegazione per ciò che accade è da ricercarsi nelle pieghe del tempo.
Numerosi i riferimenti a Il buio dentro, che rendono questo thriller un seguito, un approfondimento delle vicende già narrate unito ad un nuovo inquietante caso, perfetto per i lettori che hanno seguito il primo libro, ma che rende un po' difficile comprendere tutte le sfumature per chi invece parte con I figli del male. Una lacuna che i lettori si affretteranno di certo a colmare per la necessità di indagare tutti gli aspetti dell'intreccio.
Ritmo che incalza e non stanca mai, per una storia certo violenta, ma ingegnosa. Lanzetta non ha nulla da invidiare ai maestri del thriller e conquisterà tutti con la sua narrazione che a tratti ricorda King, ma che da lui si discosta creando uno stile unico e riconoscibile.
Questo romanzo vi sorprenderà, vi porterà sull'orlo dell'abisso, a guardare il buio. Vi racconterà una storia si soprusi, di violenza, di follia. Vi mostrerà che a volte, dove la giustizia non arriva, per sconfiggere il male bisogna ricorrere ad un altro tipo di male.
Ossessivo, spaventoso... geniale!
(Tatiana Vanini)