Casa Editrice: Newton Compton Editori - 256 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
A volte dietro la follia si celano oscure verità. Il corpo senza vita di Elena Perna, una ragazza di diciannove anni, viene trovato riverso su una spiaggia di Salerno. Il caso viene affidato al commissario Massimo Trotta e a Lidia Basso, psicologa forense e consulente della questura. Le indagini assumono da subito dei contorni a dir poco inquietanti. Lidia e Massimo ricevono infatti una chiamata dal Santacroce, una struttura che ospita giovani pazienti psichiatrici: un diciassettenne di nome Matteo fa da giorni disegni che sembrano ritrarre proprio Elena, la ragazza che è stata uccisa. Senza averla mai vista. Nessuno, in quel reparto del Santacroce, ha contatti con l'esterno né con i mezzi di informazione. Lidia fa di tutto per avere un colloquio con Matteo. La sfuggente personalità del ragazzo la affascina, ma a irretirla è la storia di cui in passato è stato protagonista. Una vicenda segnata da indicibili sofferenze e violenze inimmaginabili, nota alle cronache come "La casa degli orrori", sulla quale aleggiano ancora interrogativi destinati a non trovare risposta. Com'è possibile che ci sia un legame tra Elena e Matteo? Eppure, nelle sue allucinazioni, sembra nascondersi una chiave per individuare l'assassino...
Recensione:
Un thriller nero, che scava negli abissi della mente, tra malvagità e paranormale: "Delitto in riva al mare" attrae e incolla alle pagine.
Antonio Lanzetta ha una penna scorrevole, intensa, mostra al lettore i suoi incubi, li rende tridimensionali e li trasforma in letteratura.
L'inizio del romanzo rientra nella purezza del genere: un omicidio e una squadra di investigatori che inizia a indagare, ma ben presto, sfumature gotiche entrano nella storia e trascinano con domande e la voglia di sapere. Il caso attuale si lega a un altro, più vecchio, risolto, ma con ancora punti da chiarire che probabilmente non vedranno mai la luce della verità. Stregati, si può solo continuare a leggere, divorando una pagina dopo l'altra.
I protagonisti del romanzo, da Lidia la psicologa a Massimo il responsabile del caso, a Matteo, il ragazzo senza identità, sono figure tragiche, con un passato alla spalle che ha lasciato cicatrici, punti irrisolti e strascichi dall'esito imprevedibile. Massimo appare come il più centrato, come colui che davvero ha svoltato, mentre Lidia e Matteo sono due anime ferite con il loro personale modo di andare avanti. Chi è apparentemente più forte è in realtà fragile, chi è nel fondo dell'abisso sa trarre insospettabili risorse.
Per la prima volta nella sua produzione, Lanzetta veste e fa parlare in prima persona una donna, Lidia. Leggendo la troviamo un personaggio coerente con il suo genere, dalla voce chiara, ci appare esattamente com'è, una donna. L'autore riesce a immedesimarsi e a regalare una figura credibile.
Anche i personaggi secondari, pur manifestando come è giusto che sia una profondità meno accentuata, hanno la loro coerente collocazione, sono funzionali allo sviluppo della storia e, in generale, non si dimenticano.
La trama è incalzante e l'aggiunta del paranormale non stona, perché gestita con cura e attenzione: regala un qualcosa in più che collega la realtà e la vita, all'insondabile mistero della morte. I dialoghi aiutano a preservare una certa atmosfera di inquietudini e cose non certe, non definite, anzi, in certe parti aumentano il pathos e alimentano dubbi e perché.
Tante le domande che il lettore si pone, mentre cerca di capire se davvero i fantasmi esistono o se c'è una diversa spiegazione, mentre la violenza irrompe, distrugge vite e racconta il lato più disfunzionale dell'umanità. "Delitto in riva al mare" risolve il caso attuale, fa intendere al lettore che anche su quel che accadde nel passato a Matteo le risposte ci sono, anche se non tutte e non granitiche, e ci saluta con un sospeso, che è un rimando, un collegamento a "L'uomo senza sonno", opera precedente a questa. I due libri si collegano, mostrano una connessione e, insieme, promettono e chiedono al lettore di attendere.
Con Lanzetta non si può mai stare tranquilli, nemmeno nella fine.
Un altro libro che avvince e noi, poveri lettori, possiamo solo sperare che il prossimo romanzo arrivi presto!
(Tatiana Vanini)