Casa Editrice: Rizzoli - 300 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
A volte un incontro inatteso spalanca le porte del passato. Succede a Sara mentre sta lottando per salvare la vita del piccolo Massimiliano, il nipotino colpito da una grave malattia. Due occhi riappaiono dalla nebbia di giorni lontani, Sara li conosce bene. Sono gli stessi che tanti anni prima aveva cercato in ogni modo di dimenticare. La donna invisibile è catapultata indietro nel tempo: Napoli, 1990.
E' caduto il muro di Berlino, gli stati satelliti dell'URSS sono in crisi e in Italia sono esplosi i movimenti studenteschi. Il mondo di prima si sta sgretolando, ma i preparativi fervono e la città si veste a festa per la visita di Papa Giovanni Paolo II. Sara Morozzi, detta Mora, è membro attivo della più segreta unità dei Servizi. A lei e a Bionda, la collega Teresa Pandolfi, viene affidata la missione più importante e delicata della loro carriera. Proprio in quei giorni, Sara incrocia quello sguardo. Occhi a cui è impossibile restare indifferenti.
Così, mentre il tempo scorre all'indietro, la Sara di oggi deve fare i conti con le passioni e i tradimenti di ieri. In un intreccio che si dipana al pari di un perfetto meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni scava tra le pieghe della nostra Storia recente e racconta gli inconfessabili segreti di Sara, come non l'abbiamo mai vista. Perché, per la prima volta, gli occhi della donna impenetrabile tradiscono un dolore misterioso e svelano la sua più sincera umanità.
Recensione:
Intenso come non mai, questo nuovo capitolo delle gesta della donna invisibile Sara Morozzi, è un concentrato di emozioni. Una narrazione al presente, che non è indagine, ma la vita nella sua declinazione più dolorosa: la malattia di un bambino. Una trama al passato che è storia di spie, di attese, di rilevazioni, di connessioni intuite e provate. Due volti dell'esistenza di lei, dell'affascinante, scialba, intrigante, normale e straordinaria Sara, dagli occhi belli, sempre bassi, ma che quando ti fissano, stregano.
De Giovanni supera se stesso e stringe il cuore e l'attenzione del lettore in una morsa di partecipazione e tensione, per un giallo che è umano, oltre ogni declinazione. Con la sua scrittura elegante, che in questa particolare saga in molti paragrafi diviene poesia, mette nero su bianco passaggi profondi, delicati, intensi, che fanno riflettere ed invitano a soffermarvisi un attimo, con doverosa attenzione. "Gli occhi di Sara" ha un filo doppio per un romanzo unico, mostrando le connessioni tra passato e presente, con un sentore quasi biblico, dove le colpe dei padri, o nel nostro caso delle nonne, ricadono sui figli e sui nipoti.
Il passato è il 1990 in Italia, con importanti intrecci alla condizione geopolitica europea. La caduta del muro di Berlino, la fine del regime in Romania e le conseguenti epurazioni ed elezioni per instaurare non solo un nuovo governo, ma un nuovo assetto ideologico, un'azione eclatante da preparare. Storia che, per averla vissuta, oppure sentita o studiata, rende il lettore parte dell'indagine, dandogli gli strumenti per non limitarsi ad essere spettatore, ma compagno di chi scava, cerca e trova, con una mescolanza di ricordi propri e narrazione letteraria, suggestiva.
Le azioni giovanili, sostenute dagli ardori, dalla propulsione della verde età, si mescolano in maniera esplosiva alla scarsa esperienza, all'ingenuità e al machiavellico calcolo di burattinai occulti. Il sapore di questa parte del romanzo è investigativo, avvincente con una suspense in crescendo, addolcita dalla nascita di un amore improbabile quanto inarrestabile e di una relazione potente, capace di condurre i destini. Vediamo una Sara che nei passati romanzi abbiamo solo intravisto in scorci centellinati, qui ci viene raccontata con tutta la sua vibrante essenza.
Che dire dei capitoli all'oggi, dove la lotta non è per la salvezza di tanti, ma di un singolo, piccolo, irripetibile cucciolo? Nei reparti oncologici pediatrici c'è l'inferno in terra, perché tra quelle corsie piene di disegni colorati, la speranza annaspa e troppo spesso cede il passo allo strazio. La morte dei bambini è una condanna alla non vita per chi resta. Non c'è da stupirsi che si tenti il tutto per tutto, per tenere viva la fiamma di una candela nella tempesta.
Sono capitoli toccanti, dolorosi, ma resilienti, che si vivono con estrema partecipazione emotiva. Onnipresente c'è la segreta speranza in un esito positivo. Una ricerca nelle parole del passato, contro il tempo scandito dalle gocce di una flebo.
All'insieme "Gli occhi di Sara" è un romanzo di rara intensità, a tratti difficile da sostenere, ma impossibile da posare. Il ritmo è magnetico, i personaggi perfettamente creati, soprattutto i principali, che ormai sono amici. Sicuramente la sensazione di totale immersione nella storia sarebbe attenuata se si cominciasse la storia di Sara per la prima volta da questo romanzo, quindi il mio consiglio è di prendere confidenza con la saga nella sua consequenzialità, per giungere ad un culmine che merita di essere vissuto con questo nuovo libro. "Gli occhi di Sara" un giallo oltre il giallo, un romanzo di persone con le loro debolezze e le solide fortezze; di emozione, di speranze nutrite e negate; di grandi gesti di vita e di morte.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Nessuno pensa di essere felice nel momento in cui lo è.
E' il futuro che è scritto e pianificato dagli eventi del passato. Il destino esiste, ma all'indietro.