Trama:
Alla vigilia delle loro nozze, le due amiche Sofia e Milena, rimaste entrambe orfane di madre da poche settimane, ne approfittano per dedicare la sera al racconto delle biografie delle loro mamme. Conosceremo così Pierangela e Rosa, due donne estremamente diverse ma accomunate da sofferenze molto simili: la mancanza di una famiglia, la povertà e, soprattutto, il non avere un grande amore al fianco.
Commento:
Milena e Sofia si conoscono grazie alla chat di un sito internet dedicato ai matrimonio; presto scoprono che, oltre a sposarsi lo stesso giorno, condividono anche un'esperienza devastante: la perdita della madre a poche settimane dal giorno delle nozze. Dal racconto nostalgico delle due amiche emergono le due figure di Pierangela e Rosa, due donne d'altri tempi, con vissuti diversi eppure con molte somiglianze.
La prima, vittima di uno stupro da parte di quello che a lei era sembrato il grande amore, finirà per trascorrere l'intera sua esistenza con un uomo gran lavoratore, operoso ed onesto, ma anche molto, troppo remissivo, al quale voleva bene più perché l'aveva redenta che per altri motivi e si troverà a fare i conti con una suocera pretenziosa e cattiva, che conoscendo il suo "segreto" di gioventù le renderà la vita impossibile. L'unica gioia le sue due figlie: Federica e Milena. Fino alla prova più dura, la malattia, che affronterà con coraggio e sempre, comunque, con il sorriso sulle labbra.
Rosa, figlia di una delle tante storie tristi del Meridione, con un padre ubriacone ed una madre totalmente assente, imparerà a vivere grazie alla nonna materna e ad un'anziana maestra in pensione che le insegnerà a leggere e scrivere. Rincorrerà per anni l'uomo della sua vita, Salvo, un uomo che non avrà il coraggio di superare le differenze sociali e di andare contro al parere della madre. E così anche Rosa, per non restare sola, per avere un uomo comunque innamorato e fedele al fianco, sposerà Antonio e con lui i genitori Concetta e Giuseppe, totalmente incapaci di vivere senza il figlio accanto. Eppure Rosa cercherà tutta la vita di dimostrare agli altri che la sua è una buona famiglia, essendo sempre una moglie invidiabile e una madre d'oro. Anche con lei il destino sarà però beffardo.
Un romanzo, questo della Parise, ricco di personaggi femminili; una storia fatta da donne forti e volitive, che sopportano le fatiche e i dolori quotidiani, che stringono i denti e vanno avanti nonostante le avversità. Nelle figure di Rosa e Pierangela ritroviamo le difficoltà di tante donne, cresciute nelle piccole realtà dell'Italia degli anni '50, realtà fatte di povertà, ma anche di ignoranza e discriminazione. Eppure, le protagoniste riescono comunque a riscattarsi in qualche modo, a ritagliarsi uno scampolo di serenità e sempre con una priorità: il benessere delle proprie figlie, ad ogni costo. Ed è proprio questo il leitmotiv di tutto il romanzo: due donne e, prima di tutto, due madri votate unicamente alla felicità delle proprie figlie ed al benessere di coloro che gli stanno accanto, anche se questo significa sacrificare se stesse, le proprie aspirazioni, i propri desideri, anche quelli inconfessabili.
Un lunghissimo racconto - dallo stile diretto e a volte scarno - in cui troviamo qua e là pezzettini dell'autrice, anch'essa rimasta orfana di madre a poche settimane dal matrimonio. Uno scritto che è, forse, anche catartico: perché condividere i propri momenti tristi aiuta a entrare nell'ottica che nessun uomo è un'isola e rende un po' più dolce il dolore del distacco, perché tutti piangiamo le medesime lacrime e la condivisione ci aiuta, a volte, a sopportare ciò che ci sembra insormontabile.
(Raffaella Galluzzi)