Casa Editrice: Newton Compton - 320 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Romanzo Storico
Trama:
Ettore Misericordia è un libraio antiquario romano che collabora con la polizia. Quando viene ritrovata una scritta che imbratta i muri della chiesa di Sant'Agnese, è lui a essere convocato. Risulta infatti che la frase è riconducibile alle ultime parole pronunciate dall'architetto romano Borromini, sul punto di suicidarsi, nel 1667. Misericordia e Fango, suo fido aiutante, si mettono subito all'opera, ma hanno appena cominciato le ricerche quando il cadavere di una donna viene scoperto nella stessa chiesa. Le modalità dell'omicidio ricordano il martirio di Sant'Agnese, la cui testa è conservata nella cripta. La donna brutalmente sgozzata è Silvia Pioppi, una studentessa d'arte, grande estimatrice proprio di Borromini. Questo sembra confermare il sospetto che siano coinvolti nell'omicidio gli affiliati di una misteriosa confraternita dedita al culto di Gian Lorenzo Bernini: i due grandi architetti, infatti, erano storicamente nemici. Ma un'antica rivalità del Barocco può tornare a seminare morte dopo secoli?
Recensione:
Dopo averci deliziato con Nero Caravaggio Max e Francesco Morini tornano nelle librerie con Rosso Barocco, un nuovo giallo che vede protagonista il libraio/detective Misericordia.
Subito nelle prime pagine ritroviamo la freschezza della scrittura degli autori. Invitante, intrigante, un linguaggio chiaro ed ironico ci porta a Roma e nelle meraviglie della sua arte.
Dopo Caravaggio, gli autori prendono ispirazione da altri due famosi geni, Bernini e Borromini, per creare una trama che sia gialla per i misteri e le morti sulle quali Misericordia indagherà, ma anche istruttiva e pregna di storia, come ci avevano già abituato nel precedente romanzo, trasportando il lettore in un tour delle opere dei due architetti-scultori, raccontandoci delle tante creazioni che hanno cambiato l'aspetto della capitale e parlandoci della rivalità esistente tra questi maestri.
Un misto di storia e modernità, passato e presente che in queste pagine si fondono in perfetto equilibrio.
I personaggi che avevamo già conosciuto, li ritroviamo tutti. Ben descritti, molto caratterizzati insistendo su quei piccoli dettagli che li rendono unici e li fanno amare. I dialoghi tra di loro sono brillanti, spesso fanno sorridere e sempre divertire, dando un ritmo piacevole all'intero romanzo, che non manca di serietà dove serve e di dispensare nozioni senza annoiare, aumentando anzi l'interesse del lettore.
Tra chiese, cripte e santi, i protagonisti si muovono agili, finché Misericordia non afferrerà quel particolare che gli farà comprendere l'identità dell'assassino, tessendo una ragnatela nella quale alla fine il colpevole si dibatterà inutilmente. Rosso Barocco vi regalerà momenti di puro svago culturale, leggetelo senza timore anche se non vi siete accostati al precedente, perché le due trame sono indipendenti e perfettamente comprensibili e godibili anche da sole.
Consigliato a chi ama i gialli e la storia, soprattutto quella racchiusa nella Città Eterna.
(Tatiana Vanini)