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Genere: Thriller

Trama:
E' notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero. Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali - telepatia, telecinesi. Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa. "E' come il motel di un film dell'orrore", dice Kalisha. "Chi prende una stanza non ne esce più." Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell'Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo. Chi non si adegua subisce punizioni implacabili. E così, uno alla volta, i compagni di Luke spariscono, mentre lui cerca disperatamente una via d'uscita. Solo che nessuno, finora, è mai riuscito a evadere dall'Istituto.

Recensione:
Se cercate emozioni questo libro fa per voi, perché King è un maestro nel raccontare storie, e quando in queste storie i protagonisti sono dei ragazzini che lottano per sopravvivere, per sovvertire un destino avverso che sembra segnato, per combattere il male, allora il re si manifesta al meglio, coinvolgendo il lettore in un'avventura incredibile ed impossibile da mollare.
Dopo "IT", "L'istituto" entrerà nel cuore di chi vi si accosterà, ma al contrario del pagliaccio più terrificante del mondo, in questo nuovo romanzo non è l'horror classico a farla da padrone, non ci sono mostri da incubo. No, in questo scritto il male viene da vicino, dagli stessi esseri umani. E' un male che si scatena contro i simili, anzi, contro i cuccioli. Chi dovrebbe essere simbolo di continuità e futuro viene rapito, brutalizzato, usato e buttato via. Ma perché? Troverete tutte le risposte tra le pagine di questo che è, a tutti gli effetti, un thriller con alcune note paranormali, il genere che ormai accomuna le ultime opere dell'autore.
Con un ritmo che sale e scende, raccontando, inquietando, interessando e trasportando lontani, il romanzo si apre con il percorso di un uomo che decide di cedere il suo posto sull'aereo. Se avete letto la quarta di copertina ne resterete sorpresi, tanto da andare a rileggerla per sincerarvi di non aver sbagliato libro. Tranquilli, è tutto corretto, ma il filo che lega la trama de "L'istituto" è la predestinazione, quelle rotelle che mosse da una mano invisibile fanno muovere ingranaggi tutti collegati a formare, come in questo caso, un perfetto meccanismo ad incastro. Quindi King parte da lontano, per focalizzare poi l'attenzione sui giovani protagonisti, riunendo le vari figure solo al momento giusto, con metodo e facendo salire la suspense.
I personaggi sono descritti con profondità tale da renderli tangibili, reali. I buoni quanto i cattivi, le vittime come i carcerieri. Nettamente divisi in due schieramenti come i pezzi bianchi e quelli neri degli scacchi, scateneranno la sincera simpatia e benevolenza del lettore, come l'odio più puro, perché King è capace di incanalare i sentimenti acuendo le percezioni: non starete più comodi in poltrona, no, sarete nei corridoi dell'istituto, in una cittadina sperduta, persi in un bosco e fuorilegge su un treno; uniti ai personaggi soffrirete e combatterete con loro.
Spesso si sente dire che per salvare molti è necessario, oltre che accettabile, il sacrificio di pochi. Che a volte per evitare la fine del mondo, per compiere un bene superiore, si debba fare del male. Vero o falso? Queste due frasi non sono scritte a caso, sono la linfa della trama, l'impalcatura attraverso la quale ciò che andrete a leggere è stato costruito. "L'istituto" vi farà riflettere e alla fine, quando avrete tutti i pezzi in mano, potrete decidere da che parte schierarvi.
Intenso ed avvolgente, questo romanzo è davvero, per dirla in modo gergale, "tanta roba". Sarà un'espressione poco raffinata, ma rende benissimo l'idea!
(Tatiana Vanini)

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Se scorre il sangue
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