Casa Editrice: Giaconi
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Poesia
Trama:
Libro di poesie e pensieri letterari di Andrea Ragozzino.
Recensione:
"Ineluttabilità dell'essere" di Andrea Ragozzino è quel genere di libro che, al termine della lettura, dovendolo riporre in una metaforica, quanto ipotetica, libreria, ho esitato parecchio pensando sullo scaffale di quale tematica sistemarlo. Ovvero che posto attribuirgli nei miei ricordi, che ruolo fargli rivestire nella mia continua formazione. Ho tentennato su alcuni temi principali che la narrazione affronta e, forse sviata dal titolo, ho iniziato a pensare alla lotta contro qualcosa che non si può contrastare e quindi di conseguenza inevitabile: la realtà della vita.
Tuttavia questo testo, che in prefazione viene definito poetico, non mi ha convinta. L'Autore presenta un'anima che via via riemerge dai promontori e dalle secche di un dialogo con il vissuto e portato con la franchezza dolente e senza sconti di chi di sé sa infingimenti e sconfitte, errori e impossibili ricuciture, sogni e bisogni, amore e desideri, ma la sua esposizione è criptica, spesso ricercata nell'uso di parole che non danno luce e vita alla descrizione. Galileo scrisse: "Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.", l'impressione è che Ragozzino, attraverso l'eccesso di metafore, ossimori, enantosemie, omofonie, omografie e altre figure retoriche, voglia insabbiarci nell'inutilità di promesse e tempi non mantenuti. Quel che resta è un peso e un coraggio insieme di difficili ma necessarie ripartenze nella rete di ricordi, figure e movimenti, di quasi impossibili raccordi in cui per larghi tratti solo la corrispondenza della natura, pur distante a volte, pare dilatare in un eco di serene risonanze.
Ragozzino dà vita a un'opera farcita di pensieri e di idee con l'intenzione di fornire l'approccio a una riflessione filosofica della sua esperienza esistenziale e dell'essere se stesso; la conoscenza di se stessi è ciò che permette di destrutturare le visioni stereotipate del mondo, che sono quanto di più soffocante possa essere, ma niente è incomparabile quanto una scrittura impavidamente chiara, umile, inerme, che si offre al lettore nuda, senza medaglieri e senza pennacchi letterari o pseudo-letterari.
Ragozzino possiede in sé lo spessore per misurare la propria scrittura e far sì che essa si misuri solo con sé, che conti solo con la sua forza interna, sull'autenticità e sull'urgenza di ciò che la muove, sulla limpidezza della sua visione e del suo linguaggio; per quanto possa valere la mia opinione, gli suggerirei di rendere meno artefatti i suoi pensieri, da lettrice mi sono "sciolta" nel leggere frasi come queste: "Il sogno è la vita, ed il prezzo è il piacere di viverla" (pag. 19), oppure "Ci si interroga per capirsi, per accogliere e raccogliere il frutto maturo che rappresenta il nostro passaggio, nella distesa dei nostri sensi." (pag 36). Ci sono altre frasi del genere che abbracciano, sollevano chi legge e lo avvicinano all'Autore che, in quest'opera ha offerto una galleria di significati opachi, frammentazione dell'inevitabilità dell'esistenza ridotta a visione di verità unica, la cui unica guarigione consiste solamente nella comprensione d'insieme.
C'è un ulteriore appunto che mi permetto di fare prima di concludere: ho notato diversi errori sfuggiti all'editor che non sono ascrivibili a licenze poetiche, rendono ancora più ostico un testo di difficile lettura.
(Luisa Debenedetti)
Citazioni da questo libro:
Farsi capire a volte vuol dire ascoltare, ed ascoltare sé stessi, è anche capirsi.
Mi sporgo sul dirupo del confine dell'immaginario e ammiro il mio oltre, sconfinando tra passioni ed emozioni.
Si termina sempre in una stazione ricolma di binari, dove si riparte per un nuovo viaggio, che non ha una definita destinazione, ma ha una prospettiva verso un orizzonte che bacia il suo destino.