Casa Editrice: PSEditore - 100 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Poesia
Trama:
"Il crocifisso" è una silloge che consta di 31 componimenti in rapida successione. Attraverso i pensieri più nascosti, quelli che non si vorrebbe spesso far udire e attraverso le carezze che racchiudono mondi vissuti e mondi onirici, mondi lontani, l'autrice si pone interrogativi e ricerca, con riflessioni profonde e intime, le risposte necessarie. Pur ricordando che esse non fanno parte di questo luogo o della lineare comprensione logica. Il crocifisso simboleggia, quindi, non la sola fatica di essere uomini tra gli uomini, ma il dono fatto a tutti noi di potersi avvicinare all'amore senza dimenticarsene.
Recensione:
Opera importante, profonda, impossibile non amarla. Attrae, affascina, conduce in una spirale di sentimenti, di ricordi e di emozioni che, come onde, sospingono verso la riva, il porto, il centro della poetica dell'autrice.
Monia Pozzoli ci regala una raccolta di trentuno componimenti, tutti brevi, concatenati l'uno all'altro, come le perle di una collana, o come le tessere di un mosaico.
I versi sono rapidi, veloci, molto musicali, da ogni parola scaturisce il ritmo che conduce il lettore per tutta la silloge.
Le qualità artistiche della poetessa ci sono tutte e tutte impreziosiscono i contenuti che affiorano di frase in frase, di verso in verso, di pagina in pagina.
Un'eccellente capacità evocativa descrive un'atmosfera intima, a tratti crepuscolare e soprattutto introspettiva.
Sì perché è il viaggio dentro di sé, all'interno dei propri ricordi e dei propri sogni, che muove il processo creativo, una sorta di mappa delle emozioni provate, o immaginate, descritte come momenti di intensità sentimentale vissuti con amore, con felicità, con paura, con disperazione, con malinconia e inquietudine.
Amore, malinconia e inquietudine sono i colori nella tavolozza, e con essi la Pozzoli dipinge, colora, crea, mantenendo uno sfondo di dolcezza, senza lasciare che le ombre oscurino troppo il quadro, la fotografia, il sogno, la visione.
Come sempre, ottimo l'utilizzo dei simboli, in particolare le mani, il bacio e le lacrime, questa trinità che rappresenta, insieme alla religiosità sempre presente nei suoi scritti, il suo essere poetico, al centro di ogni componimento.
Proprio tra le mani teniamo questo libro e scrutiamo, dietro l'ermetismo che caratterizza la produzione di Monia Pozzoli, la parte di vita che vuole raccontarci, la sua fede, il suo amore, il suo terrore e la sua ricerca del benessere.
Il lessico non è aulico, ma utilizzato con perizia, frasi costruite con semplicità, con chiarezza e incisività, perfette per dettare il ritmo che dà la cadenza a tutta la raccolta.
Opera da leggere, artistica, profonda e, come abbiamo scritto all'inizio, importante.
(Paolo Tognola)