Casa Editrice: BEAT - 256 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Horror
Trama:
1946. Come un organismo vivente, la famiglia Caskey si sviluppa e si trasforma. Alcuni affrontano la morte, altri accolgono la vita: tra riavvicinamenti inattesi, rancori sordi e separazioni inevitabili le relazioni si evolvono. Ormai a capo della segheria e punto di riferimento del clan, Miriam lavora instancabilmente per rendere i Caskey sempre più ricchi. Una scoperta sorprendente e miracolosa - eccetto che per una persona - distribuirà la ricchezza anche in città. Ma sarà sufficiente questa improvvisa fortuna, ora che la natura reclama il suo debito?
Recensione:
Continua la saga dei Caskey che, con questo libro, arriva alla penultima puntata.
Michael McDowell ha la dote di incantare il lettore, qualunque cosa stia raccontando: sia che si tratti della normalità di una famiglia, sia che arrivi la simpatica arguzia in alcune scene piene di stravaganza che fanno sorridere; ci attacchiamo alle pagine quando il mistero fa capolino, quando qualcuno muore, e siamo attenti ad ogni sviluppo, come in questo libro che parla, come dice il titolo, di fortuna economica.
I Caskey sono sempre stati ricchi, ma ora lo saranno ancora di più, i soldi arriveranno come una marea, portando agio a chiunque gravita nella loro orbita. Elinor, venuta con "La piena", di tutti è "La fortuna", anche se è sua figlia Miriam ad agevolare la svolta.
La famiglia Caskey appare come un vortice dal risucchio potente: attira, attrae e conquista chi gli passa accanto, con nuovi personaggi che entrano in seno al clan, alcuni che farebbero di tutto per farne parte.
Non ci sono più dubbi su cosa sia Elinor, e lo sappiamo grazie alla sua seconda figlia Frances, che si sposa e diventa madre a sua volta.
Dopo "La guerra" mi aspettavo un capitolo più votato all'horror e invece "La fortuna" sembra la calma che precede la tempesta, il momento perfetto, il culmine della bellezza e delle cose che vanno bene. Tutto va benissimo, in uno stato di grazia. C'è una morte, ma il lettore l'accoglie con calma e l'autore stesso le relega in un angolo. Ma ci sono i dubbi di Frances, il suo cambiamento di carattere e umore che procede contro la spensieratezza degli altri. Sarà da lei che le cose inizieranno a precipitare? Lo scopriremo nell'ultimo libro, "La pioggia".
La saga di Blackwater si dimostra una volta di più romanzo al femminile, dove le donne sono l'ago della bilancia che muove gli eventi. Propositive, attive, straordinarie anche se sono umane, carismatiche, anche se nascondono un volto mostruoso. Loro decidono, proclamano e tutti ubbidiscono, sopratutto i loro uomini.
Le donne di questi romanzi possiedono tutto, anche le chiavi che porteranno all'ultimo libro di questa saga, nella sua semplicità straordinariamente accattivante.
(Tatiana Vanini)