Trama:
L'acquisto casuale ad un'asta di Sotheby's a Londra, di un vecchio diario di un monaco, Martino De Rovet, vissuto nel periodo medievale riesce a sconvolgere la vita tranquilla e abitudinaria di Alexia Fabri, una giovane antiquaria di Roma.
Tra colpi di scena, momenti di tensione, rivelazioni sconvolgenti, Alexia sarà coinvolta in un complotto scatenato dalle più alte sfere Vaticane. Una corsa sfrenata alla ricerca di un tesoro perduto, un'avventura pericolosa che metterà a repentaglio la vita di Alexia. Inquisizione, servizi segreti, fede ed azione, riempiono le pagine di questo romanzo, trasportando il lettore nell'aura magica della città eterna.
Commento:
Scritto a quattro mani, Non nobis domine è un romanzo che coinvolge fin dalle prime pagine e che racchiude in sé tutti gli elementi necessari a far si che la storia catturi il lettore immediatamente e non lo molli più, fino all'ultima riga.
I generi che tocca sono diversi e gli ingredienti che arricchiscono la trama numerosi: ci sono inseguimenti e brutali omicidi ma c'è anche una tenera storia d'amore; ci sono le belle descrizioni di Roma e delle sue opere d'arte e c'è un misterioso diario; c'è la continua contrapposizione della vita odierna con quella descritta dal monaco Martino; ci sono i templari e le Crociate, il Vaticano e la Santa Inquisizione, l'amore e l'amicizia ma anche il desiderio di potere e l'odio, il tutto perfettamente amalgamato in un intreccio costruito ad arte, che interseca eventi e personaggi in modo coerente, regalando al lettore un libro intenso ed avvincente.
Attraverso la storia raccontata dalla voce di Martino De Rovet si ha l'impressione di leggere "un libro dentro un libro" ed ecco che spostarsi dal tempo delle Crociate ad oggi diventa semplice, basta voltar pagina per ritrovarsi nel presente o nel passato a seguire le vicende di Martino e della bella Kallah, oppure la quotidianità di Alexia, Fabio e Paul, fatta di inseguimenti e fughe, ricerche e mille pericolose avventure.
Che si tratti di ieri o di oggi, l'ambientazione è sempre curata e ricca di dettagli, come accade anche per la caratterizzazione dei personaggi che risultano, quindi, credibili ed assolutamente realistici. Inquietante la figura del cardinale Santerro che, lungi dall'essere uomo pio e devoto come ci si aspetterebbe da un ecclesiastico, è invece corroso dal desiderio di fama e potere e quindi votato ai più tremendi crimini, perpetrati nella folle convinzione di essere comunque nel giusto, in quanto rappresentante di Dio in terra!
Omicidi e giochi di potere, fervore religioso e scenari da spy-story, torture crudeli ma anche belle dimostrazioni d'amore, d'amicizia e di fiducia, fanno di Non nobis domine un romanzo davvero avvincente, il cui intreccio altalenante tra due diverse epoche storiche, è sempre ricco di suspense e colpi di scena. Notevole.
(Maria Guidi)