Trama:
Filippo non vede l'ora di andare da Gigi ad aggiustare la sua bici. Anna, invece, sogna ad occhi aperti di giocare con Matteo, il suo bambolotto preferito. E i compiti? Per fortuna c'è la maestra Renata che insegna la matematica... giocando! Poi c'è la nonnina che cucina un sacco di cose buone. Lei è unica, ad Alessio le sue parole tornano in mente ogni volta che gioca a nascondino. Ci voleva una bella girata al parco per fare nuove amicizie e vivere attimi di paura che poi si sciolgono e ci fanno sentire fresche emozioni dal profumo di limoni. Sono racconti che parlano di bambini che giocano, corrono, ridono, piangono, e vogliono vivere il loro tempo come la cosa più bella che hanno, per condividerlo con le persone che più amano: genitori, nonni e amici che producono parole e azioni. Ecco che, come scrive Walter Giubbilini nella prefazione, "il lieve fluire del racconto ci porta a sentire i desideri e i sentimenti di quel mondo di bambino dove gioco, affetti, fantasia e realtà si abbracciano così stretti da divenire un'unica, complessa esperienza di vita". I racconti di Gigi Bici sono appunto storie, esperienze dell'infanzia e della prima adolescenza, età dove l'incontro con l'altro getta le fondamenta del carattere e in parte del destino di ognuno.
Commento:
Giunchiglia, psicopedagogista che si occupa di bambini e adolscenti, dopo l'esordio narrativo del 2009 con Lungo la ferrovia, si dedica stavolta ad un libro "per bambini e con bambini", per citare il titolo: Gigi Bici. Storie con bambini.
Si tratta di brevi storie che hanno la freschezza propria dell'infanzia e che ci mostrano fanciulli che fanno ciò che è giusto fare a quella età, cioè godersi le piccole cose di ogni giorno con le persone a cui sono legati: genitori e nonni, amichetti e compagni di scuola, ma anche altri adulti che si occupano di loro con un sorriso e un occhio affettuoso, come Gigi o la maestra Renata che fanno molto di più che il loro lavoro.
Tra un incidente in bicicletta e una nuova bambola, una passeggiata con la mamma o una partita a pallone con la nonna, Filippo, Michele, Marta e tutti gli altri vivono con serenità e gioia quei giorni che li vedono bambini, voci festose e ricche di allegria che servono a ricordare che l'infanzia dovrebbe sempre essere un periodo felice, lontano dai pensieri e persi dietro alle piccole importanti cose che la curiosità di un bimbo scopre continuamente intorno a sé.
(Maria Guidi)