Trama:
Il fumo di una sigaretta che, come una candela, serve a ricordare la giovinezza di chi non c'è più, e una stazione, dove partono treni che sono sentinelle della memoria per i vagoni che facevano viaggi senza ritorno verso la Germania; un angelo che non ce la fa più a vedere altro dolore; un gioco che distoglie gli uomini dalla vita vera... L'umanità descritta in questi coinvolgenti racconti è accomunata da situazioni particolari che illuminano di nuova luce vite che fino a un momento prima scorrevano pacate nella routine della quotidianità. Grazie a delle improvvise epifanie ogni gesto perde il significato ben preciso, usuale che aveva fino a quel momento, o ne acquista uno nuovo; un senso di straniamento cambia la prospettiva e la direzione dell'agire, del ricordare, del riflettere, facendo precipitare i personaggi in una nuova dimensione, facendoli diventare qualcosa di diverso da quello che erano prima. Quasi che la vita, quando non sappiamo uscire dall'impasse, scegliesse di decidere per noi...
Commento:
Raccolta di racconti di un autore che riesce a spaziare, senza problemi, dalla narrativa al giallo (basta pensare a "Ladro di sogni" e al recentissimo "Monza delle delizie") e riuscendo a creare sempre libri notevoli che vale la pena leggere.
Con "Rumori di fondo" Paoli raccoglie, in oltre 20 racconti brevi, i molteplici aspetti della vita quotidiana, con storie diverse una dall'altra ma tutte dirette, coinvolgenti e scritte con uno stile fluido ed ironico. E' bello sfogliare il libro e, pagina dopo pagina, ritrovarsi in un racconto nuovo e completamente staccato dai precedenti; sembra quasi di essere in un piccolo centro e di affacciarsi a dare un'occhiata in ognuna delle case che affacciano sulla piazza, raccogliendo brandelli di ricordi, di conversazioni e di emozioni da ogni persona che si incontra.
Diverse le storie e diversi i protagonisti: si spazia da un parroco a un nonno, dai pensionati ai giovani calciatori, dall'elettricista all'impiegato, ai maratoneti, agli amanti, uomini, donne e ragazzi, ciascuno con una propria identità ed un ritaglio della propria vita da narrare.
Se una critica si può fare a questo libro, è dovuta al fatto che alcune delle storie sono davvero troppo brevi: non si ha nemmeno il tempo di assaporarle che ci si ritrova, di colpo e malvolentieri, alla parola "fine"!
(Maria Guidi)