Trama:
La facciata scintillante di vetrocemento: un palazzo, un centro direzionale, un'azienda. Una macchina da soldi. Manager in gessato, segretarie
eleganti e la forza di vendita che pompa business. Oggi come oggi, il massimo. Ma anche un mondo dove tutti imbrogliano le carte. Dove conti
solo se sei funzionale al gioco. Una inquietante vicenda ambientata nel mondo dei manager e delle grandi aziende. E un vice commissario
idealista. Che, in un mondo dove tutti fottono tutti, qualcosa vorrà pur dire.
Commento:
Secondo romanzo in cui si muove il vice commissario Marini, già visto all'opera nel precedente "Ladro di sogni", con questo nuovo libro S. Paoli
si conferma un autore capace di tenere il lettore incollato alle pagine, con una storia intricata e avvincente che affronta, anche in questo caso,
tematiche fin troppo reali e impegnative. Il mondo delle grandi aziende, i legami con la criminalità organizzata, le pressioni sulle figure pubbliche
che dovrebbero garantire il rispetto della legge ma cedono alle lusinghe del potere, tutto ciò salta fuori con evidenza da pagine intense che
sembrano quasi scorrere su due piani paralleli. Nel primo, l'attività della WWLab (l'azienda attorno a cui tutto ruota), con i suoi traffici, le cifre da
capogiro bruciate come se nulla fosse, la droga, la violenza, gente disposta a tutto pur di ottenere potere e denaro. In contrapposizione a ciò, la
vita quotidiana delle persone "normali", quelle che si preoccupano delle piccole cose di ogni giorno, che festeggiano per una nascita e che fanno
i conti per arrivare a fine mese. Come punto d'incontro c'è proprio Marini che, con il suo carattere riservato e riflessivo, con una vita che sembra
non sbloccarsi né professionalmente né dal punto di vista privato, resta fermo nelle sue convinzioni, senza alcuna intenzione di farsi intimorire, è
deciso ad andare avanti fino alla verità indipendentemente dai limiti imposti dai superiori.
La trama è molto ricercata, intreccia parecchi personaggi (forse qualcuno di troppo!) e si svolge a trecentosessanta gradi con una panoramica
che analizza dettagliatamente i vari aspetti della storia: la vita alla WWLab, i legami esistenti con la criminalità ma anche con la Questura e la
Prefettura, il progetto software da cui tutto ha avuto origine e tutto ciò che è necessario per cogliere in pieno la vicenda. Stupendo il parallelismo
fatto dal vice commissario all'amministratore delegato, basandosi sull'opera di H. Bosch "Il trittico delle delizie", davvero un tocco da maestro,
per un libro appassionante e coinvolgente!
(Maria Guidi)