Trama:
"La signora del caviale" narra di una comunità di pescatori di storioni nel basso corso del fiume Po, vista attraverso gli occhi del giovane nipote del capostazione del paese. Un intreccio di uomini e storia, all'ombra della seconda guerra mondiale. A tenere le fila della vicenda la presenza, discreta e distante, della signora del caviale. Lei, ebrea, scompare con le leggi razziali e assieme a lei finisce per sempre l'epoca del caviale del Po. Una storia che attraversa due dei drammi maggiori del Novecento, la guerra con le persecuzioni razziali e il degrado ambientale causa della scomparsa degli storioni.
Commento:
Ho conosciuto Michele Marziani con questo suo terzo romanzo da pochissimi giorni nelle librerie (e ora mi appresto a leggere anche il secondo!) e devo dire che mi è piaciuto moltissimo, perché grazie ad una scrittura chiara e diretta mi ha trasportata immediatamente sulle rive del Po, accanto ai protagonisti del suo racconto. L'autore è riuscito ad affrontare con grande delicatezza una storia che parla non solo di guerra e di persecuzioni razziali ma anche di quotidianità, di amicizia, d'amore.
La figura di Nello mi ha colpita molto, il protagonista attraverso cui rivivere quegli anni bui è solo un ragazzino in fase di crescita che, di giorno in giorno, scopre sulla propria pelle come possa essere diversa la realtà da ciò che ha sempre creduto: il padre che, un po' per volta, smette di essere un rinnegato per diventare un eroe; la signora del caviale, amata e rispettata da tutti, che di colpo sparisce perché ebrea; la certezza che essere ariano significhi essere il migliore, che si sgretola di minuto in minuto, ad ogni nuovo dramma o notizia appresa dalla radio; gli storioni, da sempre fonte di sopravvivenza per il paese, che spariscono a causa della guerra e dell'inquinamento del fiume; le persone che conosce da sempre, legate da un qualcosa che percepisce ma non riesce a capire... E' stata un'emozione forte vederlo crescere e guardare il mondo (e la guerra) con occhi nuovi e finalmente consapevoli.
L'epilogo del libro mostra Nello in età ormai adulta, a guerra finita, che tira le fila dei ricordi e le conclusioni della propria vita, senza più domande ma con tante risposte a lungo cercate... commovente, davvero un bel romanzo.
(Maria Guidi)