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Il codice dell'illusionista
di Camilla Läckberg e Henrik Fexeus
Traduzione a cura di: Alessandra Albertari e Laura Cangemi

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    Casa Editrice: Marsilio - 720 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Thriller

    Trama:
    Quando una donna viene trovata morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade, la polizia di Stoccolma è frastornata: difficile capire se si tratti di un gioco di prestigio finito in tragedia o di un macabro rituale omicida. Le indagini vengono affidate a una squadra speciale: un gruppo eterogeneo di agenti scelti – e allergici alle procedure istituzionali – tra i quali spicca per doti investigative Mina Dabiri. Proprio Mina suggerisce di coinvolgere nel caso Vincent Walder, un famoso mentalista, profondo conoscitore del linguaggio del corpo e del mondo dell'illusionismo. Insieme si mettono sulle tracce del killer, ma la personalità di entrambi, segnata da piccole e grandi ossessioni e da segreti inconfessabili, ingarbuglia la caccia, anche perché il loro stesso passato si rivela connesso in modo inquietante al caso. E prima che la situazione precipiti, l'unica arma a disposizione dei due investigatori per impedire all'assassino di uccidere ancora è anticipare le sue mosse: solo comprendendo a fondo la sua follia, infatti, potranno mettervi fine.

    Recensione:
    Camilla Läckberg torna finalmente in scena con un nuovo romanzo. Il codice dell'illusionista, primo libro di una serie tutta da assaporare. Questa volta, la narrazione è arricchita dalla penna di Henrik Fexeus, specialista di comunicazione e speaker motivazionale, un mentalista di fama mondiale, che ha dato nuova vita al concetto di lettura del pensiero come interpretazione del linguaggio del corpo e degli stati emotivi. Il mentalismo è infatti il tema principale che risuona in ogni pagina della storia. Questo romanzo si può ben definire un'opera che disegna una sinfonia letteraria costruita sapientemente a quattro mani.
    Così, senza ulteriori indugi, tolti preamboli e qualsivoglia premessa, la prima scena che il lettore si ritroverà davanti agli occhi sarà cruda e sconvolgente. La prima vittima del serial killer su cui i due protagonisti, la poliziotta dal grande fiuto Mina Dabiri e il famoso mentalista e conoscitore del linguaggio del corpo e del mondo dell'illusionismo Vincent Walder, si ritroveranno ad indagare, ha subito una tortura straziante: la giovane madre Tuva è stata rinchiusa in una cassa da prestigiatore e trafitta da delle lame. La simulazione di un famoso gioco di prestigio dall'esito mortale.
    Redigere il profilo di un assassino così inverosimilmente eccentrico non sarà facile per la coppia, ed entrambi si renderanno presto conto che per giungere alle esatte conclusioni, è necessario prima comprendere l'insano squilibro che smuove una mente così contorta. Solo questo permetterà di comprendere loro le prossime mosse del killer.
    La Läckberg, in questo romanzo dà molto spazio ai propri personaggi e a tutto ciò che li riguarda, questo è un discorso che vale non solo per suoi i protagonisti, ma per tutte le figure che orbiteranno intorno a loro all'interno della storia. Ognuno possiede una particolarità, un pregio o un difetto differente, ognuno ha la propria storia da raccontare: c'è Peder, padre di 3 gemelle, Julia che cerca di rimanere incinta grazie alla fecondazione assistita e Ruben, un maschilista dongiovanni.
    La scelta fatta in questa narrazione, fa sì che ci sia una pregevole alternanza fra l'indagine, la storia dei personaggi e piccole rievocazioni del passato, essenziali per carpire al meglio ogni dettaglio della storia. In questo modo la trama risulta sempre avvincente ed intrigante, mai banale, ogni capitolo ha un tocco appassionato ed è adornato da uno stato di tensione e trepidazione sempre in linea con il genere di cui Camilla Läckberg è maestra, facendo risultare il suo romanzo ricco di colpi di scena.
    Il codice dell'illusionista ha in sé un pregio non indifferente, la coppia di protagonisti non perderà tempo ed occasione per farsi amare in fretta dal lettore.
    Mina e Vincent sono due personaggi fantastici, entrambi prede di piccole manie. Mina è una vera e propria maniaca del pulito, la sua ossessione per i germi la avvicina quasi alla follia, mentre quella di Vincent varia dall'ordine a una fissazione per i numeri pari, ma al di là delle loro innegabili peculiarità, in loro è forte e presente grazie alla penna degli autori, quella sfaccettatura umoristica che non sempre è facile aggiungere alle figure di una storia comunque tetra e che allude alla morte come questa.
    Si tratta di un thriller avvincente, rivelatore di un caso estremamente complesso, dove l'adrenalina e la suspense sono gli ingredienti primari mescolati poi a tutte le altre emozioni più intense. Contemporaneamente, gli autori, rubano un sorriso ai lettori, ponendoli di fronte alla limpidezza e semplicità dei piccoli drammi di vita dei singoli personaggi.
    Il tutto senza tralasciare la fonte di istruzione presente all'interno della storia, per quanto riguarda il mondo dell'illusionismo e della numerologia.
    Ogni dettaglio è ben articolato, proprio come in un buon sistema circolatorio, tutto scorre alla perfezione.
    All'interno dei ringraziamenti Camilla Läckberg propone un seguito con entrambi i personaggi, e che dire? Nel mentre noi dobbiamo solo ingannare l'attesa, fino al prossimo capolavoro.
    (Tecla Vanini)

    Della stessa autrice:
    Il gioco della notte
    Ali d'argento
    La gabbia dorata
    Donne che non perdonano



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