Genere: Gialli

Trama:
A Rivorosso Umbro sembra non esserci mai pace. Il commissario Adalgisa Calligaris e i suoi fidati collaboratori, infatti, devono fare i conti con un nuovo omicidio. Nella frazione di Ponterullo, è stata uccisa Ercolina Ruzzolo, un'anziana vedova che viveva da sola. Al centro della scena del crimine, il suo corpo giace accanto a un rosario. Dai primi rilievi tutto induce a sospettare che la donna conoscesse il suo assassino. E che gli abbia aperto volontariamente la porta. Ma le indagini rischiano di rivelarsi molto più complicate del previsto, perché un'altra donna viene uccisa, e anche questa volta accanto al cadavere è stato lasciato un rosario. Se vuole risolvere il caso, il commissario Calligaris dovrà mettere in discussione tutte le proprie certezze. Perché persino il suo formidabile intuito stavolta potrebbe non bastare...

Recensione:
Torna Alessandra Carnevali ed è sempre un piacere immergersi nei casi di Adalgisa Calligaris, una commissaria particolare, forte, intuitiva ed attenta.
"Il delitto della vedova Ruzzolo" è un giallo brioso e dinamico, che nella sua parte iniziale potrebbe essere descritto, mutuando il titolo di un'opera di Agatha Christie, con tre semplici parole: è troppo facile.
La vedova Ruzzolo viene trovata morta e ben presto qualcuno finisce nel mirino di chi indaga, Calligaris e squadra appunto.
Sempre più il cerchio si stringe, i lettori vedono già la porta del carcere che si chiude in modo definitivo, ma tranquilli. La sorpresa è dietro l'angolo e il caso si complica, si amplia, con tutta una serie di stranezze ed eventi criminosi che devono essere messi in fila, svelati, compresi e assegnati ai giusti colpevoli.
La scrittura della Carnevali è scorrevole, fresca. Possiede un fondo di leggera ironia che rende speciali i suoi personaggi seriali, con le loro particolarità e le bizzarrie che li rendono unici, amici che si ritrovano con piacere. Al contempo è capace di scendere con profondità e lucidità, nei malesseri della società, farli diventare comprimari della storia gialla e fornire così motivo di riflessione. In "Il delitto della vedova Ruzzolo" i riflettori si accendono sui troppi anziani che nel nostro territorio vivono soli, coi figli lontani che troppo spesso si limitano a telefonate di rappresentanza un paio di volte l'anno, come massima vicinanza. Rapporti logorati, strappati e affetti dimenticati per vari motivi o forse solo per indolenza, che in alcuni casi non si possono più recuperare, perché sopraggiunge la morte a chiudere ogni possibile spiraglio di ricongiunzione.
I personaggi sono creati con cura e descritti con passione. Tridimensionali regalano nuovi momenti insieme, se si tratta di figure già note, e sono motivo di curiosità e sospetti nel caso siano nuovi ingressi. Come nelle precedenti opere dell'autrice non manca mai, accanto alla narrazione del crimine, tanta umanità che regala spessore al tutto. Le interazioni tra i personaggi hanno sempre qualcosa di nuovo da aggiungere, per regalare quella sensazione di continuità e divenire che rende un libro tangibile, vivibile, perfetto per quei lettori che nelle parole si specchiano e amano vedere cosa la vita ha in serbo anche per i loro amici di carta e inchiostro.
La verità giungerà nelle ultime pagine, grazie alle capacità investigative della protagonista ma, con un pizzico di attenzione ai dettagli, anche il lettore potrà avere la soddisfazione di scoprire il colpevole, infatti alessandra Carnevali gioca a carte scoperte, mettendo tutti gli indizi a disposizione.
Il libro si chiude con una frase di Adalgisa che farà tremare i suoi seguaci... quale? Leggete "Il delitto della vedova Ruzzolo" e scoprite anche questo mistero!
(Tatiana Vanini)

Della stessa autrice:
Lo strano caso del quadro scomparso
Il mistero del cadavere nella valigia
Lo strano caso del circo Baruffa
Lo strano caso del maestro di violino
Delitto in alto mare
Il giallo di Villa Ravelli

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