Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 196 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Umoristico
Trama:
Un feto di nome Bert prende incredibilmente coscienza di sé. Appena in tempo, perché presto intuisce che il mondo là fuori non sta girando per il verso giusto. Litigi e tensioni scagliano il papà lontano da casa e la madre reagisce maltrattando sé e la creatura che porta in grembo. Bert fugge dall'utero e finisce casualmente in una scarpa del padre dalla quale nessuno riesce più a estrarlo. E' l'inizio surreale di una vita stravagante, dettata dall'imprinting intrauterino di fuga da tutto ciò che sente "stretto". Finché un evento apparentemente banale lo metterà di fronte a un destino davvero imprevisto. Una divertita riflessione sul mito della fuga. E del diventare adulti.
Recensione:
Skert ci propone un'opera tragicomica in un misto tra fantasy e realtà.
Quest'autore ha fatto della particolarità la sua inconfondibile firma, che ritroviamo in pieno nella creatività di "Stretto".
Romanzo ironico e sarcastico, dietro a situazioni surreali propone una riflessione sulla vita, sulla voglia di fuggire quando ciò che stiamo affrontando si fa troppo stretto per i nostri bisogni, per la voglia di cambiamento.
Una narrazione incalzante e interessante ci porta a conoscere Bert, protagonista e voce narrante. Con lui affrontiamo le strabilianti situazioni della sua nascita, seguendolo in un percorso di crescita e di scoperta attraverso quelle verità che compongono la società moderna: genitori che di fronte alle responsabilità di un figlio in arrivo cercano di fuggire per poi tornare sui propri passi e magari cavalcare l'onda dell'effimera popolarità mediatica; medici spocchiosi, egocentrici e superficiali; identità sessuali e famiglie confuse; asili lager; scuole che non vanno oltre la standardizzazione dei programmi e l'omologazione degli allievi e molto altro. Skert ne ha per tutti e per tutti i gusti. Concetti e riflessioni che mette in ordine nel suo scritto dando vita ad una trama dinamica, profonda, divertente e dissacrante, che non manca di momenti tragici, duri, raccontati con quella fluidità che riesce a renderli argomenti leggibili senza svilirne l'importanza.
Un finale che ci porta alla vita adulta, alla consapevolezza che si matura con l'età e l'esperienza. "Stretto" si rivela un romanzo che si presta a più piani di lettura, leggero in superficie, profondo ed educativo nel suo intimo.
Un libro di tutto rispetto.
(Tatiana Vanini)