Casa Editrice: Newton Compton - 416 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
A Borore, un piccolo paese del centro Sardegna, agisce un serial killer invisibile, silenzioso e ferale. Entra nelle case, immobilizza le vittime e costringe le donne a premere il grilletto contro il volto dei propri mariti. Giuseppe Nonnis e Mariano Spada sono morti così, sotto lo sguardo sconvolto delle loro mogli. Per questo motivo Antonella Demelas sta per lasciare Cagliari, la città in cui vive, per raggiungere la regione del Marghine, nell'entroterra. La famiglia Cherchi, infatti, l'ha assunta come avvocato per difendere Roberto, tra i maggiori sospettati dei due casi di omicidio. La sua unica colpa è quella di essere "strano", secondo i familiari. Antonella svestirà la toga per indossare i panni dell'investigatrice, in un'indagine irta di insidie, perché in un piccolo paese come Borore tutti si conoscono e i rancori e le dicerie rischiano in ogni momento di depistare le indagini. Il numero delle vittime, infatti, è destinato a salire ancora. Chi si nasconde dietro il gioco perverso dell'assassino?
Recensione:
Un giallo capace di conquistare il lettore, "Quasi innocente" è uno di quei libri che restano a lungo nella memoria, risuonando con i suoi echi e cullando le menti che restano ad esso legate.
L'autore ci porta in Sardegna e di questa terra, della sua gente, dipinge un ritratto fatto di parole che è esattamente come i personaggi che popolano il suo libro: fieri, aspri, forti, silenziosi, legati alle radici, alle consuetudini, chiusi verso quei forestieri che di loro non sanno nulla e nulla possono capire.
Dei delitti ingegnosi quanto letali infestano di colpo la tranquillità di un paese al margine di tutto, ma per un periodo al centro del mondo. Antonella Demelas, avvocato di Cagliari, si trova invischiata nelle vicenda per vie traverse e dovrà mettere in campo tutta la sua abilità, la testardaggine e il suo istinto per sbrogliare la matassa, di sicuro non aiutata dal suo particolare cliente, inafferrabile come fumo, evanescente come un fantasma: un ragazzo di diciotto anni strano, un colpevole che forse è innocente oppure un innocente fin troppo colpevole. Un dubbio, questo, che pervade l'intero libro, partendo dal titolo fino alla fine, che cattura il lettore e lo tiene legato alla suspense e alla trama. "Quasi innocente" fa sentire vicino il particolare climax dell'isola Sarda, permettendo attraverso le descrizioni e le situazioni la comprensione di comportamenti scaturiti da anni e anni di tradizione. E' proprio questa particolare costruzione che rende il romanzo così ricco di fascino, di quel lato umano unico e distinguibile. Approfondendo le motivazioni psicologiche dietro i fatti, lo scrittore fa provare verso i suoi protagonisti un'empatia che supera il senso di giustizia, arrivando a toccare quello che è giusto, ciò che è richiesto quando un torto troppo grande si somma agli altri chiedendo il pagamento dovuto.
Nelle pagine del romanzo, custodito e nascosto in bella vista, c'è una vera e propria chicca, un giallo nel giallo, che viene presentato attraverso le pagine di un diario ritrovato, un mistero del passato che affianca l'indagine del presente, due storie in una, con lo stesso sapore dolce amaro.
Nelle pagine conclusive tutte le domande troveranno risposta, e le colpe saranno equamente distribuite, in un mondo di mare, di terra e vento, dove nessuno è innocente, ma esistono solo diversi gradi di colpevolezza.
(Tatiana Vanini)