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Omicidio in Fleet Street
di Cristopher St. John Sprigg

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    Casa Editrice: Lindau - 330 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Poliziesco

    Trama:
    Lord Carpenter, magnate della carta stampata e padre padrone del "Mercury", il principale giornale inglese, viene pugnalato a morte nel suo ufficio di Fleet Street, cuore pulsante del giornalismo britannico. Il delitto è avvenuto proprio mentre il quotidiano si preparava, in gran segreto, a sferrare l'attacco finale nella sua campagna di propaganda contro l'Unione Sovietica, pubblicando un articolo che avrebbe probabilmente spinto il Paese alla guerra. La faccenda suscita grande sensazione, mettendo in allarme anche il governo, e la polizia arranca tra i depistaggi. Il giornalista Charles Venables, che scrive di cronaca nera per il "Mercury", decide allora di condurre un'indagine parallela: del resto, il suo spirito arguto e il suo monocolo lo rendono un perfetto - per quanto bizzarro - investigatore dilettante. Tra le lusinghe della bella ed elusiva Miranda Jameson, amante di Lord Carpenter, e i criptici proverbi orientali di un corrispondente cinese che sembra sapere molto più di quello che dice, Venables sfiderà l'ispettore Manciple di Scotland Yard nella risoluzione del caso. Si troverà così a indagare su politici, arrivisti, donne misteriose e perfino su una cellula rivoluzionaria comunista nascosta nel cuore di Londra. Ma la sua attenzione si concentrerà soprattutto sui colleghi del giornale: ciascuno di loro nasconde qualcosa, sono abili professionisti abituati a raccontare storie e pronti a tutto pur di sbattere un colpevole in prima pagina.

    Recensione:
    "Omicidio in Fleet Street" è un romanzo poliziesco, intelligente e ambizioso, dell'autore inglese Christopher St. John Spriggs.
    Occorre sottolineare che la vicenda è ambientata nel futuro, cinque anni dopo di quando il libro sia stato scritto; la previsione che l'Inghilterra avrebbe potuto essere sull'orlo della guerra non era distante dalla realtà, il Paese però è sbagliato, si postula la possibilità di una guerra contro la Russia non contro la Germania nazista, che presumibilmente non esisteva ancora, guerra che non scoppierà probabilmente a causa dell'omicidio.
    Inoltre, l'elemento "futuro" dà all'autore mano libera per giocare con la storia nazionale, cosa piuttosto rara per l'epoca, anni '30 del secolo scorso, in cui questo libro viene scritto.
    E' ambientato a Londra, ma nel libro c'è molto poco di Londra. Non ci sono tram, taxi, nebbie, stazioni ferroviarie d'atmosfera. E' curiosamente claustrofobico e potrebbe quasi essere un gioco teatrale di tre atti, con un paio di semplici set.
    C'è molto da apprezzare in quest'opera: la trama si sviluppa tra l'industria dei giornali e la politica del tempo, Lord Carpenter, potente editore britannico del giornale Mercury, cercando di provocare una guerra tra l'Inghilterra e la Russia sovietica, si vanta che l'unico modo per evitare la guerra sarebbe che qualcuno lo uccidesse. Cosa che qualcuno fa.
    Lo staff di Carpenter ha il compito di ventilare sul quotidiano Mercury, attraverso uno scoop, una presunta atrocità russa contro i cittadini britannici. I giornalisti e il loro caporedattore sono in gran parte contrari ai piani del loro capo, ma sembra che solo la sua morte possa impedirgli di gestire la Storia.
    Qual è, dunque, il movente per l'omicidio? Potrebbe essere piuttosto pesante, ma non sarebbero da escludere questioni più banali: Carpenter tratta i componenti del suo staff come servi ed è un donnaiolo impenitente. L'arma del delitto? Il pugnale cesellato (forse) da Cellini e tempestato di gioielli era comodamente esposto sul muro dell'ufficio di Carpenter. L'opportunità? L'intero staff del giornale è bloccato durante la notte nell'edificio con lo scopo di fermare la fuga di notizie. Carpenter si ritira nella camera da letto privata adiacente al suo ufficio per dormire, per sempre, a quanto pare.
    Gli eventi reali della notte dell'omicidio si rivelano una vera commedia degli errori. Molte persone sono impegnate in comportamenti dubbi che riguardano affari d'amore, la politica e il denaro.
    Il detective Manciple, Ispettore di Scotland Yard, fa domande, passa da un sospettato all'altro, colleziona indizi e alla fine risolve il caso incolpando il sospetto più probabile. Ma Charles Venables, simpatico criminologo del Mercury dalla personalità imperturbabile, è tutt'altro che convinto, particolarmente appassionato nel punzecchiare Manciple è sempre un suo arguto antagonista verbale, mentre lavora instancabilmente per portare alla luce la verità. Inoltre ha un interesse personale, la sua vita amorosa dipende dalla risoluzione del caso, considerato che la donna che ama non gli presterà attenzione, a meno che non scagioni suo fratello dall'accusa di omicidio. Mentre molte persone sostengono, durante l'indagine, che chi ha ucciso Lord Carpenter meriti davvero una medaglia piuttosto che un'impiccagione, spetterà a Venables e agli altri membri dello staff farsi strada nella complessità di questo caso e trovare la soluzione che, alla fine, si rivelerà sorprendente.
    La prosa è elegante, ma è lontana dalla scrittura del XXI secolo. Inizialmente, le conversazioni sembrano impossibili, arcaiche, ma occorre ricordare quando il libro è stato scritto, in quel periodo ci si aspettava che i lettori comprendessero - e apprezzassero - i frequenti riferimenti classici, culturali e letterari disseminati liberamente nel testo. Questo non è un libro facile da catalogare. C'è una parte di satira politica, una parte di mistero (la stanza chiusa), una parte stile "legal drama", e ha anche una storia d'amore molto casta e contenuta sullo sfondo.
    La debolezza del libro sta nel fatto che il lettore occasionale di oggi potrebbe liquidarlo come un'opera minore di narrativa poliziesca, ai suoi tempi messa in ombra da giganti del calibro di Dorothy Sayers o Agatha Christie. Ci vuole lavoro, ci vuole empatia, e ci vuole perseveranza per trovare il meglio in "Omicidio in Fleet Street", ma ne vale la pena, e bisogna riconoscere all'editore il merito per aver deciso di riproporlo al pubblico.
    La caccia all'omicida di Carpenter ha una soluzione ingegnosa e inusuale, e l'autore ci fa aspettare fino all'ultimo minuto per scoprire l'identità dell'omicida. Quindi, spegnete il televisore, immaginate di far mormorare una radio a valvole in sottofondo, procuratevi un monocolo elegante e godetevi un pezzo d'epoca completamente coinvolgente.
    (Luisa Debenedetti)

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