Casa Editrice: Delos Digital - 149 pagine
Disponibile in formato ebook
Genere: Noir
Trama:
Un vegetariano misogino a cui saltano facilmente i nervi, una giovanissima e cinica prostituta, uno spacciatore ossessivo compulsivo, un ragazzino che gioca a fare l'adulto: sono la banda di rapinatori peggio assortita e disorganizzata di Milano, ma hanno un piano così assurdo che, se non dovessero restare ammazzati, potrebbe funzionare.
Recensione:
Un noir ambientato a Milano, capace di attrarre l'attenzione del lettore sopratutto grazie ai personaggi che lo animano, gli danno corpo e vita. Ragazzi in bilico tra perdizione e salvezza, più vicini al mondo della delinquenza che a quello della legalità.
Giustina Gnasso ci porta nel loro mondo con una scrittura fluida, scorretta perché coerente con i temi trattati e con l'ambiente descritto, senza però eccedere nel volgare gratuito, confrontandosi a buon livello con il sottogenere giallo dell'hard boiled.
La grande capacità descrittiva, che dona ulteriore pregio al romanzo, porta ad instaurare un legame empatico tra il lettore e i protagonisti, man mano che le pagine scorrono e si procede nella loro conoscenza: non sono ragazzi cattivi, le loro gesta, le situazioni che li vedono invischiati, nascono dalla mancanza di alternative, dalla solitudine in cui li lascia la famiglia, dove genitori che dovrebbero accudire ed indicare la via sono così smarriti e distratti da invertire i ruoli.
Alle vicende dei ragazzi si alternano gli omicidi di un uomo misterioso, attento, metodico e deviato. Uccide limitando la violenza al minimo, è persino gentile con le sue vittime inconsapevoli, che si accorgono della sua natura solo quando la vita le sta già abbandonando.
Niente polizia, niente indagini per questo noir che è una lunga discesa verso l'abisso della perdizione, alla ricerca del colpo risolutivo, di quei soldi facili che liberino dalla schiavitù permettendo di realizzare i sogni, desideri normali, quelli che tutti possiamo avere. Ma la vita non è facile e Milano, come il resto del mondo, è una giungla dove vige la legge che mangi l'altro oppure sei mangiato.
Piani macchinosi fino alla grande idea, la rapina che non può andare storta. Il titolo presagisce il finale, perché male chiama male e dalle cattive azioni non esce nulla di buono. La frase di chiusura poi, dice tutto, ma anche che indietro non si torna. "Nella cattiva sorte", un noir dal punto di vista del crimine capace di sedurre.
(Tatiana Vanini)