Casa Editrice: Fratelli Frilli Editori - 208 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Noir
Trama:
Una serie di delitti insanguina Torino nei giorni intorno a Ferragosto, rovinando giornate che il commissario Crema sperava tranquille e senza complicazioni. Tutti gli omicidi sembrano opera di un serial killer e si verificano in giorni sempre più ravvicinati: il commissario torinese e la sua squadra si impegnano in una lotta contro il tempo per individuare il colpevole o, almeno, per evitare nuovi delitti. L'obiettivo sembra raggiunto ma quattro anni dopo, a Genova, il commissario Mariani si trova a indagare su un omicidio che presenta singolari analogie con i casi torinesi. Ed è immediata la domanda se le somiglianze sono casuali o nascondono altro. Risolvere il caso genovese aiuterà Crema a raggiungere la matematica certezza di aver individuato correttamente il "suo" assassino?
Recensione:
Una coppia inedita, per la prima volta insieme Maria Masella e Rocco Ballacchino, regalano al pubblico un giallo investigativo dal fascino magnetico.
I due autori tessono una doppia trama che si dipana tra un passato torinese e un presente genovese, che fa scaturire la naturale domanda: si tratta di due casi oppure di un'indagine sola? Questo starà al lettore scoprirlo, insieme ai protagonisti dei due amati scrittori frillini, Crema e Mariani, due uomini diversi, ma identici nella tenacia, nell'attaccamento a quel lavoro amato e odiato, che è passione, una vera missione a servizio degli altri e di quelle vittime alle quali è stata spenta la voce in modo violento e delittuoso.
L'ironia, l'umanità dei personaggi di fantasia si fonde meravigliosamente insieme, come fanno le scritture degli autori capaci di raccontare, avvincere, interessare, prendendo forza una dall'altra, alimentandosi a vicenda, sostenendo e costruendo una trama perfetta, senza snaturarsi, senza perdere il mordente che possiedono singolarmente. Due mondi personali che, come fossero suoni, uniti danno vita ad una melodia in noir maggiore, impossibile da lasciare, un vero canto delle sirene che appartiene non ad esseri mitologici, ma alle auto della polizia, che ci trascina in un mare di follia, di crudeltà verso gli anziani, deboli, indifesi, a volte ingenui a volte scaltri, accomunati da un tiro di dadi sfortunato con signora morte.
Un titolo emblematico e mai vero come in questo romanzo, viene ripetuto spesso tra le pagine, perché a volte nelle indagini rimane un dubbio, una zona d'ombra, un tassello mancante che non permette di chiudere il cerchio, di avere la matematica certezza di avere scoperto tutta la verità, di aver ottenuto giustizia per tutti.
Ma in due si indaga meglio e si scrive magnificamente, "Matematiche certezze" vi stregherà, dimostrandosi un esperimento riuscito del quale, spero, ci sarà un seguito!
(Tatiana Vanini)