Casa Editrice: Diastema - 136 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Gialli
Trama:
Un crudele omicidio scuote un quartiere residenziale della tranquilla provincia veneta. Il corpo di un noto jazzista degli anni dell'immediato dopoguerra, viene ritrovato reclino sui tasti del suo pianoforte.
Siamo nell'autunno del 1978, ma le indagini condurranno alla Genova dei primissimi anni Quaranta. Un viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria, in una città protesa verso i suoni che provenivano da oltre oceano, unica via di fuga dal drammatico presente.
La città del jazz è una storia affascinante in cui la musica è protagonista assoluta. La scrittura risuona del jazz degli anni Trenta e Quaranta, ne rende le sfumature, la bellezza, le sonorità. Le voci del porto e i caruggi di Genova, fanno da splendida cornice a questo giallo avvincente che scorre veloce al ritmo di un'improvvisazione jazz.
Recensione:
Una bella copertina contenente tutti gli elementi del delitto raccontato nel romanzo, invita il lettore ad accostarsi a La città del jazz.
Un giallo pieno di sentimento che è soprattutto un libro storico e un inno alla musica jazz. Vania Russo mette così in parole due sue passioni, regalando uno scritto personale e ricco di emozioni.
L'omicidio di un noto musicista dà il la ad una trama che sposta le luci del palco dal presente al passato, agli anni tragici della seconda guerra mondiale, con i suoi orrori e le nefandezze mitigate e quasi dimenticate da quella musica sincopata che nemmeno si poteva nominare, come tutto ciò che era di lingua inglese e provenisse da oltre oceano.
Grazie alle precise descrizioni, piene di vita, costruite con una scrittura fluida e aggraziata che sa trasmettere la durezza del periodo storico e la struggente bellezza delle note e di una storia d'amore, possiamo sentire il fragore delle bombe alternato al suono di un pianoforte, in quella Genova degli anni '40 piena di contraddizioni e di dolore.
Personaggi ben costruiti e caratterizzati aggiungono credibilità alla trama che prende forza da fatti reali.
Un confronto tra chi è incaricato delle indagini e un uomo misterioso si trasforma in una confessione dell'omicidio il cui movente va ricercato in una tragedia che ha lasciato segni indelebili in una giovane mente.
Ne La città del jazz il giallo passa in secondo piano rispetto alla ricostruzione storica. Le indagini e le deduzioni che i classici del genere poliziesco vogliono assolute protagoniste, in questo romanzo ci sono solo nelle pagine iniziali, ma l'immersione nell'atmosfera creata dall'autrice è così appassionante che la lettura scorre generando genuino interesse, mentre passo dopo passo, l'identità dell'omicida appare chiara.
La città del jazz è un romanzo particolare, consigliato a tutti gli amanti della storia, della musica e del mistery. Un climax costruito con attenzione e passione lo rende un volume che non può mancare nelle nostre librerie.
(Tatiana Vanini)