Casa Editrice: Newton Compton - 288 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
La neve fiocca su Valdiluce e sui tanti segreti che non danno pace all'ispettore Marzio Santoni e al suo fedele assistente Kristal Beretta. La morte della diciassettenne Franca Berti, sensitiva capace di parlare con gli alberi, è stata davvero provocata dalla malattia? L'eccentrico marito, Alain Bonnet, insegnante di Forest Therapy, ovvero l'arte di connettersi con la natura attraverso i cinque sensi, è un santone, un ciarlatano o un assassino? Da giorni, poi, le anziane spione del paese spettegolano di quell'uomo strano, un ingegnere venuto da fuori, che non dà confidenza a nessuno ma che sembra avere un solo scopo: seguire come un'ombra la povera e ignara Olimpia Carlini, impiegata delle poste... Intanto, in occasione della coppa del mondo di sci, la vecchia locomotiva a vapore è stata rimessa in funzione e, dopo cinquant'anni, tornerà a percorrere la ferrovia panoramica per un viaggio mozzafiato. Ma la festa per la corsa inaugurale sarà funestata da un orribile delitto. Le indagini non saranno facili, per Lupo Bianco, perché ogni indizio mostra solo una piccola porzione della verità e il quadro d'insieme appare sfuggente come lo sbuffo del treno che si disperde in lontananza tra i monti innevati.
Recensione:
Preparatevi a tornare a Valdiluce, fiabesca località montana che la scrittura sapiente di Matteucci popola di personaggi stravaganti ed affascinanti.
Partendo da Lupo Bianco Marzio Santoni, il poliziotto che vive immerso nella natura, senza tecnologie o comodità moderne, in compagnia di un riccio, un topo, un cane, un gatto, un pipistrello e una colonia di formiche, arrivando al suo sottoposto Kristal Beretta, perennemente fornito di cioccolatini vari, senza dimenticare le curiose vecchiette che tutto vedono e di tutti sanno, ma ne parlano solo tra loro. Figure caratteristiche che esprimono la loro unicità e i loro caratteri duri, grezzi, di gente di montagna, chiusa e severa, ma affatto cattiva.
Luoghi bellissimi per un giallo che ci sprofonda nelle tenebre dei cuori umani. La natura a Valdiluce è rigogliosa, ma anche gli omicidi che le fanno valere l'appellativo di Valditenebra.
Avvincente come sempre, Matteucci intesse la sua trama con abilità, partendo da una falsa tranquillità che scivola inesorabile verso la tragedia. Capitoli misteriosi dove si seguono le vicende di ignoti o poco noti, pongono il lettore a conoscenza di illeciti, di aggressioni, di omicidi e di occultamenti di cadavere, dicendo senza svelare troppo, senza privare del gusto di indagare, capire, scoprire il nome del colpevole, mettendo in fila fatti ed indizi, in una catena di prove incontestabile.
Ne "Il mistero del cadavere sul treno", viviamo la suggestione di un ambiente montano, rurale, affiancata ad un movente tra i più noti che si sviluppa grazie alle ultime tecnologie. Al giorno d'oggi siamo sempre più seguiti, spiati, valutati, così in mostra anche senza saperlo, che privacy diventa una parola ormai privata del suo significato più profondo.
Un romanzo che regala brividi gialli in un ritmo narrativo sempre brillante, uniti a spunti di riflessione sulla nostra vita, sulla voglia di intimità e sulla sicurezza in bilico quando, invece, c'è chi di noi sa fin troppo.
Un nuovo giallo tutto italiano da non perdere!
(Tatiana Vanini)