Casa Editrice: Dario Abate Editore - 768 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Horror
Trama:
Z STORY è un romanzo molto attuale, in quanto, parla di un contagio pandemico.
Scritto da una biologa italiana, il romanzo è specchio e metafora, al tempo stesso, della tragica condizione in cui l'umanità si è trovata improvvisamente a confrontarsi. Concepita in tempi non sospetti, l'opera descrive, in modo quasi preveggente, scenari di certo romanzati e fantasiosi ma comunque drammaticamente simili alla dura cronaca dei nostri giorni.
Svegliarsi nel cuore della notte per scoprire che la vita di prima non esiste più, che gli incubi si sono trasformati in realtà. Questa è la storia di Anna, una giovane donna normale, che diventa un'eroina.
Prima dell'esplodere della pandemia del nuovo virus, Anna è una ricercatrice, una donna di scienza, armata di logica e razionalità. Quella logica e quella razionalità che in un nuovo mondo sembra aver perso in cambio di una animalesca brutalità. Per quanto possa sembrare improbabile e insensato, Anna si risveglia protagonista di un mondo, che solitamente fa da sfondo nei racconti e nei film horror, popolato dagli zombi, spietati predatori di chi è ancora vivo. E in questo nuovo mondo dominato dalla illogica irrazionalità, Anna si trova perfettamente a suo agio, sa cosa fare, lucida sin dai primi istanti, in cui salva i suoi amici e il suo amore di sempre, Filippo, rifugiandosi nel centro di ricerca dove lavora. In questo rifugio sicuro si vengono a creare all'interno del gruppo dei legami molto forti, una fratellanza al di là del legame di sangue, una nuova famiglia in cui tutti si prendono cura l'uno dell'altro, proteggendosi vicendevolmente.
Ma Anna è un'eroina molto complessa, connotata da luci e ombre, simbolo di coraggio, ma anche incarnazione delle debolezze umane, delle contraddizioni, delle paure e della fragilità, guidata da un istinto di sopravvivenza e da una voglia di vivere così marcati da renderla capace di calcolare in anticipo, con una precisione minuziosa, ogni singolo dettaglio, fino alla strategia per trovare una soluzione in grado di salvare l'umanità.
Trovare la cura comporta uscire dal rifugio di Roma e dirigersi verso il centro di virologia di Edimburgo, dove anche altri ricercatori stanno studiando una soluzione; ma non tutti seguiranno Anna: Filippo, in un primo momento, resterà. Il viaggio nel "mondo fuori", sin da subito, si rivela più duro del previsto, fino al ricongiungimento con la metà superstite del gruppo romano. Anna e i suoi amici si troveranno, ora, a dover affrontare un nemico molto più atroce e crudele dei non-morti.
Recensione:
Un horror, ma anche una grande avventura. Zombi contro non contagiati, una vera lotta per la sopravvivenza, "Z story: il contagio" regala emozioni e brividi, mettendo anche l'attenzione sulla ricerca di informazioni per cercare una cura, dando così un'impronta tecnico/scientifica, che risulta piacevolmente innovativa.
Non solo sensazione, anche una prova di intelligenza, un'accurata analisi che fonde l'impossibile con il reale, la fantasia con la verità. In questi giorni di Covid-19 si innesta una strana connessione tra ciò che stiamo vivendo e ciò che andiamo a leggere, tutto diviene possibile amplificando le emozioni. La leggerezza con cui è stata trattata una malattia nel libro, innesca riflessioni sulla semplicità con cui il covid si è diffuso in Italia e nel mondo: inquietudine nell'inquietudine.
La scrittura della Comitato è chiara, avvolgente, fluida e, dove le parole si fanno tecniche, non si perde mai la comprensione, aiutati anche dalle puntuali note esplicative che troviamo alla fine del volume. La formazione da biologa dell'autrice entra nella trama e le dona capacità scientifiche affascinanti, interessanti, proposte senza banalità, con il dono generoso di chi trasforma il proprio lavoro in un arricchimento per la trama.
I personaggi sono creati con cura e profondità. Li conosciamo e vediamo i differenti approcci di fronte all'emergenza: lo sconcerto, la decisione, i tentennamenti. Sono emozioni realistiche quelle che ci vengono proposte, logiche e illogiche, diverse da individuo a individuo, assolutamente possibili e coerenti. C'è smarrimento, decisione, voglia di sopravvivere e proteggere, ma anche senso di colpa e impotenza. Molto aderenti con la vita fanno sì che nei personaggi ci si identifichi, li si senta affini o lontani, proprio come fossero persone in carne e ossa.
La narrazione procede in prima persona, attraverso le parole della protagonista Anna. Con lei si instaura così un rapporto più profondo, è attraverso i suoi occhi e le sue esperienze che esploriamo il romanzo, apprezzando i cambiamenti che si compiono nei personaggi e nel mondo, devastato, che assume un assetto totalmente diverso: non più votato al possesso di beni, ma alla sopravvivenza. Ci sono cose che funzionano e permettono di continuare a vivere e altre meno efficaci che conducono ad una fine violenta. L'animo umano si mostra per quello che è davvero, capace di slanci altruistici o votato all'egoismo. "Z story: il contagio" è un romanzo corposo, che si evolve in numerose pagine, però il ritmo della lettura resta sempre elevato, per le sorprese disseminate, le decisioni da prendere, gli inevitabili scontri. Le vicende narrate sono tante, i protagonisti non restano immobili attendendo la salvezza asserragliati in un luogo, sono propositivi e si muovono. Questo rende la lettura dinamica, efficace sul punto della curiosità e della voglia di scoprire gli esiti degli eventi.
Buoni e cattivi, gli interpreti della storia si dividono mostrando al lettore che, forse, il nemico non è tanto la malattia quanto l'uomo stesso, predatore di sé stesso per prima cosa, meno salvatore di quanto ci piace pensare. Davanti ad una tale emergenza tutti devono essere forti e capaci di combattere: uomini, donne, bambini. Il mondo narrato non fa sconti e non perdona i deboli, mettendo in luce quanto la nostra vantata modernità ci abbia resi deboli ed inermi. Una cosa da meditare.
Altro aspetto è la presenza nel romanzo di una vicinanza amorevole tra determinati personaggi. Passaggi che ci ricordano come di fronte alla concreta possibilità di morire, l'uomo ricerca quasi istintivamente la vita attraverso il rapporto con l'altro. Pure qui però il dubbio si insinua: amore finalizzato a cosa? Scambio gratuito e pulsione necessaria? Autenticità o raggiro? "Z story: il contagio" non è un semplice "scappa e uccidi il non morto". Ha una struttura attentamente ideata, dove varie necessità vengono prese in considerazione ed esplicate. Il romanzo e la realtà si fondono con efficacia.
La fine giunge tra sospesi e speranza, possibilità di un seguito che torni a incantarci e a raccontarci la fine di un viaggio.
Un libro da leggere, un romanzo nel quale addentrarsi con coraggio, armati e forti, determinati, proprio come i protagonisti!
(Tatiana Vanini)