Genere: Fantasy

Trama:
Il 2° capitolo della trilogia, ci invita alla scoperta di Arthaleorn, attraverso luoghi incredibili, leggende, battaglie, mostri e magie.
Le forze del Nord si stanno rivelando di una potenza schiacciante: mostri terribili si radunano con i loro eserciti, spazzando via quello che incontrano lungo la loro marcia. Mentre la guerra contro Pharros incombe, la bizzarra compagnia deve separarsi: il saggio bardo Ondel e la piccola sacerdotessa Kanesia prendono la strada verso Elgorath, per appellarsi al famoso Onore dei suoi possenti Lancieri. Krahu, Belthiel, Isandriel ed Elvereeth si dirigono verso la misteriosa città dei maghi, Esmer Ven'Way. Attraversando deserti, antiche città, oscure e meravigliose foreste, i nostri eroi affronteranno le creature incantevoli e terribili che le abitano.
Nuovi incontri e dure separazioni sono sul loro cammino, ardua si dimostra la Via dei Re.

Recensione:
"La Via dei Re Senza Corona", secondo libro della serie dei Racconti di Arthaleorn, continua la storia di un gruppuscolo di eroi e del loro viaggio per salvare il mondo dall'oscuro Dio del male Pharros, ma con molti cambiamenti rispetto al primo capitolo della saga, "Il Tacito Canto dei Re Senza Corona". Nella premessa l'autore ci spiega che mentre il romanzo precedente era completamente scaturito da una partita di un famoso gioco di ruolo, questo secondo volume è stato generato nello stesso modo unicamente nella prima parte, per poi proseguire sotto il controllo del solo autore. Questo cambio di passo risulta benefico a molti livelli, a cominciare dalla scorrevolezza del racconto. Le motivazioni dei personaggi non sono più analizzate con lunghe digressioni, ma scaturiscono direttamente dalle loro azioni, rendendo la lettura più snella e diretta, e sebbene rimangano ancora delle lunghe descrizioni dei luoghi incontrati dai personaggi, figlie della necessità di dover descrivere le scene ai giocatori di un gioco di ruolo, anche queste cominciano a diventare meno staccate dal contesto e più integrate con l'azione mano a mano che procede la narrazione. L'ingresso sulla scena dello gnomo Pritzztfrutzth porta poi un aspetto comico e più vivace che sicuramente aiuta ad alleggerire un'atmosfera fino ad allora piuttosto cupa. Per quanto riguarda la storia in sé, continuano le peregrinazioni degli eroi alla ricerca di alleati per fronteggiare l'esercito nemico, attraverso luoghi fantastici resi con grande dovizia di particolari, integrati anche dalle canzoni, dagli stralci di poemi e dalle note geografiche e naturalistiche che contribuiscono a dare la sensazione di un mondo complesso e che và al di là di quello che sta davanti al naso dei personaggi. Più difficile invece percepire un progredire della storia, non tanto in termini di eventi che accadono, ma nel senso di avvertire un avvicinamento ad un punto focale o ad una risoluzione, cosa che fa pensare ad una saga di notevole lunghezza, dove le fila del racconto verranno tirate solo nel lontano futuro, lasciando al momento il lettore nell'oscurità più profonda.
In conclusione una lettura piacevole che mostra un notevole progresso rispetto al volume precedente e che ci fa attendere con interesse il capitolo successivo che, speriamo, non tarderà ad arrivare.
(Renato Marelli)

Dello stesso autore:
I racconti di Arthaleorn

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