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Genere: Gialli

Trama:
Nella roggia di Sanpietro c'è un cadavere. Il corpo di una bellissima e giovane donna è riverso nel canalone. L'ultima persona ad averla vista viva è Beatrice Longoni, che l'ha accolta in casa propria durante una notte buia e agitata. Prima di scomparire di nuovo, inghiottita dall'oscurità, la ragazza le ha rivelato la sua storia. Ma quella storia Beatrice non fa in tempo a raccontarla a Max Gilardi, perché proprio quando sta per rivolgersi all'avvocato un'esplosione misteriosa la mette a tacere per sempre. E mentre la scia di sangue si allunga, inarrestabile, per Gilardi arriva il momento di scendere in campo e indagare su una catena di omicidi in cui niente è come sembra e il vero e il falso si intrecciano inesorabilmente. Elda Lanza costruisce ancora una volta con mano sapiente un giallo capace di ammaliare, grazie alle sue atmosfere cariche di fascino e ai personaggi segnati da un destino tanto crudele quanto imprevedibile.

Recensione:
Scomparsa da poco, Elda Lanza ha fatto in tempo a completare, correggere e curare quest'opera che Salani presenta al pubblico: "La ragazza senza nome" è un giallo di classe con Max Gilardi come sempre grande protagonista.
Che si può dire della scrittura dell'autrice che non sia già stato detto: elegante e al contempo semplicemente efficace, parla sia alla curiosità del lettore coinvolgendolo in un caso misterioso, che all'anima, grazie alla vita che scorre impetuosa tra le pagine. Non è un romanzo che si regge solo su un caso poliziesco, tra i capitoli troviamo la somma di un cammino, l'avventura letteraria di chi lo ha scritto e dei suoi personaggi, che negli anni e nelle storie sono cresciuti, cambiati, si sono reinventati e ricostruiti, superando traversie e difficoltà fino a giungere ad un equilibrio fatto di comprensione.
La lettura scorre veloce, avvolgente, tra sorprese, rivelazioni e una scia di morti inspiegabile quanto priva, apparentemente, di senso. Mentre l'indagine nasce, cresce e si alimenta di indizi e sospetti, veniamo avvolti dalle giornate che passano, dai rapporti che si instaurano, dall'altalena di miserie e grandezze umane. C'è chi non esita ad uccidere per il proprio tornaconto e chi si mostra generoso verso gli altri, offrendo un orecchio capace di ascoltare, una mano che si tende in una carezza, un abbraccio che dà protezione e invita a guardare al futuro.
Ma alcune persone sembrano nate per andare incontro ad un destino infausto, che trova compimento in una mano crudele, ladra di vita, insensibile di fronte all'esistenza: ecco dunque una vittima senza nome, altri morti e un segreto celato in un abito.
Gilardi si dimostrerà ancora una volta capace di trovare la strada giusta in un labirinto di insidie. E' un gigante buono, giusto, onesto, con accanto figure altrettanto generose e soprattutto leali. I personaggi di Elda Lanza sono capaci di comunicare direttamente col lettore: creati con spessore e realismo, sono amici che si ritrovano e, nel caso li si incontrasse per la prima volta, si ha voglia di approfondire, di riempire i vuoti andando a ricercare i libri precedenti.
Il finale de "La ragazza senza nome" è chiarificatore, ma sopra ogni cosa è struggente, nostalgico, commovente. Si rivolge a chi, con la propria morte, ha dato spinta e motivazione ad una trama complessa quanto banale nel suo movente prettamente umano, eppure non si può non interpretarlo come il commiato della grande autrice che tante storie ci ha regalato.
Ciao Elda, grazie a te, che sei volata via, per i tuoi romanzi: loro restano qui, con noi.
(Tatiana Vanini)

Della stessa autrice:
Niente lacrime per la signorina Olga
Il funerale di donna Evelina



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