Genere: Narrativa

Trama:
Un incidente stradale si appropria dei genitori di Daniele e, con la loro morte, anche della verità a esso collegata. Il ragazzo, appena ventenne, si trova a dover fare i conti con una realtà dura da accettare, che lo diventa ancor di più per le diverse versioni dell'accaduto che si affacciano a distanza di due anni. La casuale conoscenza di una misteriosa bionda, complice un libro difettoso, si rivela l'apripista ad alcune varianti sulla dinamica dei fatti e a tutto ciò che sosteneva la regia e i segreti di una famiglia insospettabile. I personaggi camminano in bilico tra personalità e atteggiamenti incoerenti che esasperano la mente fragile di Daniele che, già vittima delle proprie ossessioni, tenta a tutti i costi di comprendere le motivazioni che hanno spinto chi a raccontare cosa, riferendo particolari discordanti. Il ragazzo dovrà riconoscere da sé i dettagli capaci di tenere in piedi il fragile castello delle sue certezze, i frammenti di verità da ricomporre per provare a chiudere per sempre un capitolo drammatico del suo passato.

Recensione:
Intenso e profondo, questa nuova opera di Graziano Ferracioli si presenta al lettore come un tessuto prezioso, avvolgente al tocco, intrigante alla mente.
"La delicata crudeltà di un dettaglio" è un trama di connessioni tra i personaggi: fili invisibili li legano tra loro, manifestando pian piano una ragnatela stretta, di intersezioni, rapporti e non detti.
Ferracioli, con una scrittura solo in apparenza leggera, fluida e perfettamente comprensibile, scava nella psicologia delle sue figure, soprattutto del protagonista Daniele, presentandolo al lettore con le sue difficoltà, la sua vita caratterizzata dal non agire, dal restare spettatore dello spettacolo degli altri, circondato dalla ferma e rassicurante, nonché ridondante, presenza dei libri. E' giovane Daniele, ma l'esistenza lo annoia, le convenzioni lo urtano. Si comincia da lui e dal rapporto patologico con la lettura, che viene agita in modo strano: è una chiusura la sua, una protezione, una ripetizione rituale in una quotidianità accidiosa. Dov'è la fame della giovinezza? La ricerca galvanizzante di una realizzazione non c'è per questo uomo già stanco, diventato responsabile di sé troppo presto e in maniera tragica quanto inaspettata.
Per le pagine iniziali seguiamo Daniele nelle sue ripetitive giornate, familiarizziamo con il rapporto con la sorella e facciamo nostro il suo tran tran. Poi, tra le parole, una nota diversa lasciata cadere dall'autore ci preannuncia un cambiamento. Il lettore si aspetta una cosa, ma a sorpresa Ferracioli, come un prestigiatore, dispiega le ali ad un racconto che avvince, facendo emergere sempre più potente la voglia di sapere in chi legge e in Daniele stesso.
Il romanzo diventa così esplorazione degli invisibili (ma assolutamente concreti) legami che si condividono tra perfetti sconosciuti e non. Il destino appare sempre meno casuale, lasciando il posto alla predestinazione, ad un già scritto di coincidenze che devono per forza sottostare ad una regola superiore, ma non solo. C'è qualcosa di non detto nella tragedia che ha coinvolto Daniele e la sorella, un vero mistero che diventa protagonista dell'opera.
A causa del rimando evocato dalla forma, per chi l'ha letto, risulta spontaneo il confronto con "La quarta verità" di Pears, pur rimanendo ferma e salda l'unicità nella sostanza de "La delicata crudeltà di un dettaglio". Questo scrittore ci intriga fornendo di uno stesso evento diverse versioni che in alcune cose coincidono, in altre differiscono, magari solo proprio per un dettaglio, a seconda di chi racconta o di chi sia deputato all'ascolto.
Il ritmo cresce, la malia strega e la lettura procede rapida e spedita.
E' una sorpresa che si rinnova, un capire, un capovolgere, uno stravolgere.
Cos'è accaduto due anni prima? Cosa accadrà a chi è coinvolto? "La delicata crudeltà di un dettaglio", narrativa psicologica, cura nei dettagli e capacità di sorprendere, la ricetta di un autore capace di stupire.
(Tatiana Vanini)

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