Casa Editrice: Longanesi - 400 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la "casa delle voci". Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.
Recensione:
Carrisi è certezza. Quando un suo nuovo libro appare sugli scaffali delle librerie, i lettori sanno che troveranno una trama avvincente, sorprese sconvolgenti, brividi e quella profondità che può rendere una storia di fantasia spaventosamente vicina al reale. "La casa delle voci" non delude e cementa una nuova certezza: un personaggio diverso da conoscere e un viaggio nella psiche e nell'universo tra sogno e realtà che è il mondo dei bambini. I piccoli non hanno solo un corpo che cresce, ma anche e soprattutto una mente che si va formando, permettendogli di costruire la dimensione che andranno ad abitare. E' su questo che si fonda la trama, sull'imprinting che ai bambini viene trasmesso non tanto dal loro DNA, ma dall'ambiente dove crescono, quella famiglia che, come troviamo scritto nel libro, è il posto più sicuro al mondo oppure il più terribile.
La scrittura corre e ogni capitolo si conclude con una nuova rivelazione che fa sorgere domande e scendere un'emozione lungo la schiena, come il percorso fatto da un cubetto di ghiaccio in una giornata torrida: è inquietudine, è curiosità. Il lettore, come il protagonista Pietro Gerber, l'addormentatore di bambini, è attratto e ha voglia di continuare per capire e scoprire, anche se sembra follia, anche se è un salto nel buio.
La struttura del romanzo cambia e si capovolge man mano che le pagine scorrono. Hanna Hall sconvolge la vita di Pietro ed è impossibile non chiedersi chi sia questa donna. E' una paziente che bisogna aiutare? E' un pericolo da tenere a bada? E' il filo di Arianna che conduce verso la luce?
C'è un passato da far riemergere, segreti da svelare e parti da assegnare ai corretti protagonisti. Come in un Cubo di Rubik quando si ottiene una faccia completa, per proseguire bisogna distruggere ciò che si è costruito, così è la storia che Carrisi ci regala. Il buon senso direbbe di fermarsi, allontanare Hanna e continuare con la vita di sempre, ma qualcosa chiede di essere ascoltata, forse proprio la voce di un bambino lontano, quel bambino che troppo spesso, gli adulti non si prendono la briga di tenere in considerazione.
Una lettura impossibile da abbandonare, con un ritmo in crescendo che porta ad un finale dove tutto sarà rischiarato. Dall'ipnosi ci si risveglia sempre, basta volerlo e contare a ritroso, da 10 a 1. E' tutto finito: adesso possiamo riaprire gli occhi.
(Tatiana Vanini)