Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 488 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Avventura
Trama:
Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un'aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell'Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un'isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l'isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l'amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. Un romanzo appassionante dall'inizio all'epilogo, che pagina dopo pagina sedurrà il lettore.
Recensione:
Lettura davvero entusiasmante, sotto molti punti di vista. L'ingrediente fondamentale, l'avventura intrisa di pathos, adrenalina e colpi di scena, è mescolato con altri elementi che caratterizzano il romanzo, conferendogli un gusto del tutto speciale. La vicenda narrata propone situazioni estreme, ma non surreali. I personaggi, le loro storie personali e le loro interazioni sono autentiche, concrete. La carica emotiva di ognuno dei protagonisti è palpabile. Il forzato ritorno ad un contatto diretto con la natura, le sue energie e le sue leggi, suscita l'emersione del dualismo più puro ed universale nella mente umana; in mancanza delle multiformi opere di mediazione disponibili nella società cosiddetta "civile", avversione ed attaccamento si mostrano nudi e crudi per quello che sono e si confrontano costantemente alla ricerca di un possibile equilibrio, tanto agognato quanto precario. L'istinto prende il sopravvento rispetto alla razionalità. Le onde cerebrali si sintonizzano su frequenze cadute in disuso in un mondo interconnesso dai media. L'essere umano riscopre facoltà ancestrali. Tutto questo per tutelare a qualunque costo quel bene prezioso che si chiama Vita. La parola chiave di questa narrazione è "cambiamento", un sostantivo spesso disconosciuto poiché implica il ricorso al coraggio; il cambiamento sovverte ogni certezza, persino l'origine e la morfologia dei concetti fondamentali di "bene" e "male", ma a volte, come in questo racconto, può essere suggeritore di un percorso salvifico, espansivo ed unificante.
La trama è elettrizzante, coinvolgente e molto dinamica sin dall'inizio, spazio riservato a rispecchiare le storie di vita dei protagonisti chiamati a congresso. Ognuna di loro è una scoperta sulla quale c'è di che riflettere. Il nucleo centrale del racconto procede all'insegna della metamorfosi, dello scontro, dell'incontro e dell'accettazione e libera manifestazione di quell'isola che è l'Es di ogni creatura vivente, a qualunque contesto essa appartenga. Un'isola sperduta alla quale non tutti approdano nel corso di un'esistenza, per timore di affrontare l'Ombra. L'epilogo è sublime, è un anello in cui gli opposti si ricongiungono nell'unità e generano quello stato di realizzazione dell'equilibrio al quale l'anima, nella sua semplicità, aspira. Un respiro estatico che conclude una lunga rincorsa di eventi all'estremo limite del vero. La struttura dell'opera letteraria è molto bene architettata e sviluppata in modo organico.
Lo stile dell'autrice è veramente lodevole. Brilla per essere diretto ma garbato, scorrevole ma incisivo, sottile ma esplicito. Procedendo nella lettura, si avverte la sua partecipazione empatica alle vicende scaturite dalla fantasia, un contributo che induce a percepire i fatti narrati come cronache di eventi potenzialmente reali. La penna di Iris Bonetti sa emozionare profondamente, nel pieno rispetto della sensibilità del lettore. Questa considerazione si applica tanto alla parte strutturale del racconto quanto alla componente descrittiva, proporzionata nella giusta misura.
La lettura procede velocemente, il suo ritmo è sempre elevato, così come le vibrazioni che il racconto sa suscitare. A tratti gli eventi si susseguono con un andamento spasmodico, altre pagine suggeriscono di rallentare per meglio assimilare i messaggi che emanano; la possibilità di annoiarsi è comunque esclusa.
(Angelarosa Weiler)
Citazioni da questo libro:
"L'amore è l'altra faccia del coraggio. Oggi ho compreso che, al contrario di quello che si pensa, il cuore guida le nostre azioni più saggiamente della testa"
"Tutto si riduceva all'essenziale delle cose e della vita, alle conseguenze delle proprie scelte ed alle dure regole della natura, sovrana sempre su ogni cosa"
"Poteva esistere un vero potere senza uso della forza e della violenza? Doveva esistere, perché quel potere lo stava piegando"
"Nulla avviene per caso. Ogni segno è importante. Ciò che vale di più è quello che dice il cuore"