Casa Editrice: Mondadori - 362 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Il commissario Soneri, della questura di Parma, deve chiudere il caso di un cadavere ripescato dal fiume, il Po, ormai da tre anni: i suoi colleghi, all'epoca, non solo non erano riusciti a capire se l'uomo si fosse ammazzato o se si trattasse di omicidio, ma non erano nemmeno stati in grado di stabilirne l'identità. Adesso serve un supplemento di indagine. Una cosa formale, viene spiegato dal questore a Soneri, quel che basta per togliere il corpo dalla cella frigorifera, tumularlo, e non pensarci più. Ma Soneri non è uomo adatto alle cose formali. E poi non si può seppellire la gente senza nome, gli dice Angela, la sua compagna di sempre; e così Soneri decide di riaprire davvero il caso. L'indagine lo porterà ad addentrarsi nel microcosmo del fiume, avvolto nelle nebbie dell'autunno padano, a cercare di rompere il muro di omertà che caratterizza quelle piccole comunità dove si annidano pescatori di frodo, piccoli delinquenti, grandi speculatori. E Soneri dovrà constatare una volta di più come la nebbia che circonda il fiume finisca per rendere invisibili le cose e le persone, cambiarne i profili, ingannare e a volte uccidere.
Recensione:
Un giallo particolare, che scorre nelle vene del lettore con un fluire a volte lento, altre intenso, esattamente come il fiume Po che è teatro e protagonista della vicenda.
Un caso che non è più tale: il corpo di uno sconosciuto che deve lasciare il freddo posto all'obitorio per una tomba senza nome. Il commissario Soneri, personaggio principale, ha il compito di chiudere il tutto e procedere, ma è un uomo buono, sensibile, curioso e molto, molto ostinato; a quel corpo vuole dare la dignità di un nome, sottraendolo all'esercito degli invisibili, ridandogli un'identità. Comincia così un'indagine poco ortodossa, più da detective privato che da poliziotto, un'indagine fuori dai ranghi, dai turni di servizio, lontano dal fiato sul collo dei superiori.
Varesi con abilità ci porta in un angolo della nostra Italia particolare. Con un linguaggio fluido e descrizioni vivide, tratteggia un quadro poetico ed esaustivo del microcosmo fluviale, con le sue regole, le sue leggi, una vita che toglie e che dà secondo i capricci delle piogge, delle piene e delle secche. Si respira e si cammina secondo gli umori del fiume e anche chi abita nelle vicinanze diventa altro che un uomo, somigliando ad un essere anfibio con tela cerata e stivali, attento ai segnali, schivo, ermetico eppure generoso e saggio.
Particolarissimi i personaggi che popolano il libro e che rendono unica una trama già di per sé avvincente. Tridimensionali, sono immediatamente riconoscibili per le loro caratteristiche. Il caso poi è davvero intrigante, con tanti pezzi solo all'apparenza scollegati nei quali ci si imbatte solo se si riesce a vedere attraverso la nebbia di un autunno uggioso.
Come dice il titolo, quest'opera non parla di eroi o di gente importante. Nasce come riconoscimento a chi dalla vita ha subito più che avuto, a chi è stato messo sempre dopo. Dopo la famiglia, dopo le apparenze, per salvaguardare una distorta visione di onore dove non era previsto l'amore. Soneri è la personificazione di chi lotta per rendere visibile ciò che per tutti è invisibile e non degno di considerazione, perché per il commissario ogni uomo lascia un'impronta importante, degna di essere ricordata anche solo con un nome su una lapide, una unicità che deve essere riconosciuta e preservata.
Tra le mafie che scorrazzano anche al nord, i moventi per un delitto sono sempre i soliti e spesso, vittime e carnefici finiscono per somigliarsi ed avere in comune fin troppo.
Un giallo denso e delicato, con un'atmosfera squisita che non manca di fascino. Imperdibile per gli amanti del giallo deduttivo.
(Tatiana Vanini)