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Ultimo Carnevale a Venezia
di Nathan Marchetti

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    Casa Editrice: Frilli - 240 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Noir

    Trama:
    Nella notte tra Carnevale e Quaresima viene commesso un orribile delitto. L'identità del cadavere è celata da un costume carnevalesco. Anche colui che rinviene il corpo è mascherato. Chi si nasconde sotto i travestimenti? La polizia brancola nel buio. Nessuno sa dove si trovi il commissario Enzo Fellini. Forse è chiuso in un convento, dopo il suo coinvolgimento in uno scandalo sessuale. Il questore Badalamenti prende in mano la situazione. Sarebbe un investigatore capace se il narcisismo non lo portasse fuori strada. Emerge, tra l'altro, il Piano di un misterioso gruppo indipendentista: i Novi Serenissimi. E' la pista giusta? Va detto: la questura di Venezia gode, nella notte tra Carnevale e Quaresima, di una risorsa a dir poco sorprendente...

    Recensione:
    Un noir atipico, questo di Nathan Marchetti. "Ultimo Carnevale a Venezia" ha dalla sua una trama intricata, accattivante, misteriosa che si delinea pagina dopo pagina, sorpresa dopo sorpresa, con una scrittura particolare, che diviene marchio distintivo. Nelle parole si rileva un sarcasmo di fondo, scorrette il giusto, con un non politicamente corretto che piace e sa di libertà, unite ad argomenti seri, di tristezza e solitudine umana, di sogni che si infrangono contro la realtà, e il caso che mette lo zampino anche nei piani più attentamente pensati.
    Belli i personaggi, caratterizzati quasi come macchiette, eppure così comprensibili, distinguibili. Restano nella mente e fanno ottima compagnia, mentre il romanzo scorre e corre sempre più famigliare, al ritmo di una storia che prende sempre più.
    Da notare espressioni dialettali nei dialoghi, anzi, alcuni sono del tutto in dialetto. Hanno il sapore dei luoghi, fanno sentire ancora più vicini al teatro del noir, anche se chi non ha famigliarità, faticherà un po' in questi passaggi, non riuscendo a riprodurne nella mente la musicalità e il senso, non chiaro parola per parola, ma comprensibile nel suo insieme.
    "Ultimo Carnevale a Venezia" ci parla di un delitto che si evolve in una serie di capovolgimenti che ricordano una matrioska: verità dentro altre verità, bugie di comodo e la realtà che si piega ai desideri di qualcuno, alla ricerca di un colpevole più che del colpevole. In quest'opera, è proprio il caso di dirlo, le cose sono più complicate di quel che appaiono e, al contempo, sono tristemente semplici, frutto dell'incontro di diverse solitudini e disperazioni.
    Questo romanzo è parte di una serie, dove al centro ci sono le indagini del protagonista, il commissario Enzo Fellini. Risulterà godibile e sensato anche a chi si accosta per la prima volta alla saga, e probabilmente ne sarà così stuzzicato da voler recuperare i capitoli perduti. L'evoluzione delle situazioni sul piano personale di Fellini, sarà sicuramente fonte di preoccupazione ed immedesimazione empatica per chi conosce già il personaggio, che troverà piacevole soddisfazione nell'indagine come nel lato umano.
    Marchetti è imprevedibile, e infatti nel suo scritto bisogna attendere proprio le ultimissime pagine per avere tutta la verità, in un invito continuo a proseguire nella lettura, ma non solo. Personaggi particolari che fanno scaturire un sorriso, si affacciano tra le pagine, un'idea simpatica che personalmente ho molto apprezzato, di mescolare i piani dimensionali della letteratura con quelli della vita vera. Marchetti ci fa davvero compagnia, a tutto tondo.
    Nella calma che scende su Venezia tra carnevale e quaresima, il destino ha mescolato le carte e i cadaveri sono comparsi nella laguna. Chi sono i morti e chi sono i colpevoli? Calano le maschere di cartapesta, rimangono le maschere sulle personalità, quelle che sempre si portano, tutti i giorni, anche senza accorgercene.
    Riuscirete a dare a ciascuno colpe e premi? Scopritelo leggendo "Ultimo Carnevale a Venezia"!
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    L'amicizia rimane. Se è autentica, resiste addirittura alla morte.

    "Sarebbe assurdo, al giorno d'oggi, costruire un ponte in stile veneziano... a Venezia".
    "Perché?"
    "Perché risulterebbe una falsità in mezzo a infinite cose vere".

    L'unica verità è che il passato non torna.

    La natura non s'immischia nei Carnevali e nelle Quaresime. Non bada ai confini segnati sulle mappe. E non si accerta se la parola fuoriuscita dalla bocca dell'uomo costituisca verità oppure menzogna.

    Dello stesso autore:
    Requiem Veneziano



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