Casa Editrice: Chiarelettere - 192 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Noir
Trama:
Questa volta la missione sembra davvero impossibile. Il principe Gian Maria Ildebrando del Monte di Tarquinia e la moglie Gloria, insieme al loro fido maggiordomo inglese Oliver, dovranno districare un intrigo internazionale legato allo Ior, la banca del Vaticano, e si imbatteranno nella scomparsa a Roma di una giovane ragazza di sedici anni, Eloisa. Tutto ha inizio da un misterioso conto corrente di imponente consistenza, aperto presso la banca vaticana e denominato Alea iacta est, che Anna Chiara, amica della principessa Gloria, ha ricevuto in eredità dal marito Adolfo Marcucci, finanziere intimo di papi e cardinali, personaggio chiave per gli equilibri all'interno delle mura leonine. Il terzetto, già protagonista de I delitti di via Margutta, si mette sulle tracce del conto sottratto all'amica dei principi e interpella Luciano, l'uomo che custodisce i più reconditi segreti di numerosi notabili in Italia e all'estero. Luciano però mette subito in guardia i principi: è materia che scotta, può essere pericoloso cercare la verità. La soluzione, tanto anelata quanto inattesa, è anche la chiave giusta per far luce su una storia tragica, ma molto importante, che rischia di macchiare per sempre l'immagine del Vaticano; una storia che si snoda tra ragioni di Stato, interessi privati e vizi disonorevoli, e coinvolge anime candide, eminenti cardinali e boss criminali. Anche questa volta i principi riceveranno aiuto dall'Anonimo, ora divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo III, a cui spetta di contemperare le ragioni della Storia e le ragioni di Dio. Il romanzo di Capaldo, sostenuto da uno stile ironico e tagliente, sembra suggerirci che là dove, per incapacità, impossibilità o dolo, non arriva la verità giudiziaria, può intervenire la ricostruzione romanzesca, che talvolta tanto romanzesca non è.
Recensione:
Eleganza, opulenza e mistero: "La ragazza scomparsa" è un noir immerso in una cornice di classe che parla di segreti inconfessabili, di morte e solleva interrogativi ed inquietudine.
Giancarlo Capaldo torna al pubblico con il suo terzetto di protagonisti speciali, il principe Gian Maria, la moglie Gloria e il loro impeccabile maggiordomo Oliver. Personaggi che piacciono, che si sentono affini, molto umani e assolutamente coinvolgenti.
L'ambiente delle vicende è Roma e il Vaticano, quello che si vede sotto il sole e soprattutto quello che c'è di sotterraneo, sussurrato o, ancora meglio, taciuto e sepolto.
La scrittura è scorrevole, piacevolissima, possiede un ritmo dinamico, esaltato dai dialoghi brillanti e dall'atmosfera che permea il tutto. L'autore coinvolge ed incalza con parole sibilline, frasi da interpretare e una costante tensione densa di minacce espresse e non, che sono suspense presente nonostante l'apparenza di leggerezza.
Nella trama proseguono affiancate la fantasia romanzesca e la realtà della cronaca, proponendo soluzioni che forse, conoscendo il passato di Capaldo, così lontane dalla verità non sono. Quesiti, intrighi che la migliore spy story non potrebbe eguagliare, conti cifrati, ricatti, e giovani ragazze che ci finiscono in mezzo, stritolate da una macchina più grande di loro, delle famiglie alle quali appartengono e dalle quali vengono strappate. Nel romanzo la ragazza scomparsa si chiama Eloisa, per la cronaca italiana si chiama Emanuela, e il suo mistero qui viene raccontato, in un certo qual modo spiegato, in una regola omertosa del silenzio che è preferibile al detto.
E' un'indagine difficile per i protagonisti, che li tocca da vicino nelle amicizie, nelle bugie che devono smascherare, nell'avidità madre di dolori.
Tutti i personaggi che andiamo a conoscere nell'opera sono perfetti, espressivi, sfuggenti nei modi o banali nelle tristezze. A certi ci avvicineremo, da altri saremo intimoriti, di alcuni diffideremo o cambieremo opinione. In un valzer che ci ricorda come non sia possibile mai conoscere fino in fondo chi ci circonda, un monito a non mettere la mano sul fuoco per nessuno, magari nemmeno per noi stessi, perché le circostanze fanno l'uomo ladro, o retto, pavido o giusto, dove la giustizia totale non esiste e si può solo abbracciare un compromesso. "La ragazza comparsa" è un noir che scatena sentimenti, dalla tristezza alla rabbia, per una lettura che è profonda immersione, dalla quale non si vorrebbe uscire.
E il finale? Un sospeso, una sorpresa, una promessa: ci ritroveremo ancora, pronti ed attenti ad immergerci in un nuovo mistero, in un altro pericolo, con la speranza di uscirne tutti, ancora, insieme. "La ragazza scomparsa", un noir che sussurra risposte, in una trama avvincente.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Il gabbiano era simbolo di libertà, oggi non lo è più: ha rinunciato a volare in alto nei cieli e fa da guardiano ai rifiuti delle nostre città.
Chi tocca il Vaticano a volte muore, è accaduto perfino a papi.
Siamo tutti più complicati di quanto si creda. Dietro l'apparenza della linea retta, tutto è più complesso.
Oggi, nel mondo occidentale, più del vero conta l'immagine, più del reale conta il virtuale: il sortilegio avviene attraverso una comunicazione opportunamente orientata.
La sincerità è una virtù, ma la verità è una sciagura.