Casa Editrice: Robin - 272 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Narrativa
Trama:
"Se lei sapesse che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute sono proiezioni provenienti da un livello di realtà al di là dello spazio e del tempo; e se sapesse che persone molto infelici possono ritrovare la felicità, spostandosi da un livello ad un altro, lei non le aiuterebbe?". Questo il quesito che si trova ad affrontare Frida Falk, psicoanalista junghiana, quando Magnus Ström le racconta dell'esistenza del Movimento Liberi Sognatori e la mette in contatto con quattro pazienti che hanno bisogno del suo aiuto per transitare da un livello di realtà all'altro. Quattro storie di perdita: una madre che ha perso una bambina, un anziano pittore privato della vista, un ragazzo transessuale orfano della propria identità e un profugo nigeriano, la cui capacità di vivere sembra essere annegata insieme ai suoi sventurati compagni di viaggio. Ma se trovare la felicità nei sogni equivalesse a perdere la vita? E se aiutare quattro persone a ritrovare ciò che hanno perduto significasse per Frida smarrire se stessa?
Recensione:
Ho conosciuto Flaminia Nucci attraverso le sue opere, sempre apprezzate, ma con questo nuovo romanzo è accaduto un piccolo miracolo letterario. Con "Il sipario sui sogni", che va ad alimentare la serie dedicata al mondo onirico, da subito si è instaurato un rapporto di comprensione e completezza, che mi ha avvolta e avvinta.
La scrittura è fluida, limpida, a tratti poetica, con una forte valenza comunicativa ed emozionale. Le parole catturano, la trama prima incuriosisce, già nella semplicità della sinossi, poi incolla alle pagine con empatia, mistero ed insegnamenti che sono al contempo profondi e leggeri, intimi eppure patrimonio di tutti. Corredato coi puntuali ed evocativi disegni di Davide Pelà, ambientato nel nord Europa, e non senza un perché che nel testo ci viene svelato, è un romanzo nel quale ritroviamo accanto alla storia principe dai temi importanti e toccanti, momenti di vita quotidiana tra cibo, musica, letture e abiti scelti con cura.
Frida, la protagonista, è una psicoterapeuta che vive un'esperienza unica, irripetibile, di grande fascino, ma non scevra di insidie e pericoli anche personali. Quattro pazienti speciali stanno per accomodarsi nel suo studio, e il primo incontro con loro avviene nel mondo del sogno, tramite la condivisione di un pezzettino fondamentale del loro vissuto. Storie di sofferenza, di perdita e dolore, di difficoltà nell'accettare aspetti da sempre esistenti o da poco pervenuti, che ai personaggi appartengono, ma che l'autrice ci regala con generosità. A tanto, il lettore, può solo rispondere mettendo in gioco un po' di sé, leggendo un romanzo che diventa vita vissuta, sentita.
Frida non è fredda ascoltatrice, distante maestra che indica una via, spiegando e chiarendo. Frida è empatia, comunione, ancor più in questo periodo della sua vita dove soffre una perdita. Si avvicina a chi la cerca con cura ed attenzione, partecipazione attiva che si sente e buca le pagine. Siamo con lei nello studio; al suo fianco nei sogni. Percepiamo le paure, le insicurezze, come la voglia di essere di aiuto. Una sincerità che conquista in una storia che incanta e conduce lontano.
Pieno di ritmo ed intensità, "Il sipario dei sogni" unisce l'opera di narrativa al mistero del fantasy, in uno scritto divulgativo di aspetti psicologici che vengono assorbiti con naturalezza, meraviglia e bellezza. E' un cammino carezzevole ed intrigante che del sogno ha l'impalcatura: nel mondo notturno che si vive ad occhi chiusi, abbiamo sicuramente sperimentato quella logica che logica non è, quelle cose sensate che appaiono coerenti solo in quel momento particolare, ma che non possono trovare riscontro nella realtà materiale del giorno. Così la storia si avvolge, in un procedere che, lo ricorda la stessa autrice citando più di una volta il film Matrix, è irreale eppure precisamente incastonato nel contesto, non solo accettabile, finanche giusto.
Nel romanzo impariamo, ascoltiamo, raffrontiamo le esperienze descritte con le nostre personali e cresciamo. Nel libro ci commuoviamo, viviamo attimi di stupore, di gioia e di brividi, non manca la suspense e il tutto è sublime esperienza letteraria. "Il sipario dei sogni" delimita la trilogia iniziata con "La stagione dei sogni incrociati" e "La chiave del tempo", legati tra loro da un tema ricorrente, ma sempre comprensibili e fruibili anche da soli. Insieme sono un viaggio nella psiche, nel mondo onirico che attraverso il suo speciale simbolismo ci parla di noi, delle nostre insicurezze e dei mutamenti che avvengono a livello inconscio. C'è un mondo ovattato e silenzioso che ci parla, che vuole comunicare e lo fa nel suo linguaggio particolare: Flaminia Nucci lo svela e lo rende avventura struggente ed imperdibile. "Il sipario dei sogni", un'opera che dà tanto e che non si dimentica.
Consigliato
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Nessuna potenza dell'universo è in grado di restituirci il calore di uno sguardo che si è eclissato, una voce, un sorriso, un gesto a noi famigliare.
Del resto che cosa siamo se non ricordi?
Chi non ha mai tradito la vita, non può avere paura della morte.