Casa Editrice: Robin - 488 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Thriller
Trama:
Sul lettino di uno psichiatra, un uomo sta per sottoporsi a una seduta di ipnosi regressiva per risolvere il trauma profondo che si cela nel suo passato. Un cardinale viene coinvolto in un terribile omicidio a Rio de Janeiro e, suo malgrado, dovrà farsi carico di un compito gravoso. Un'organizzazione criminale sta architettando il furto più grande della storia e nel frattempo, in Vaticano, un uomo che si fa chiamare il Mastino uccide i preti che si sono macchiati di gravi colpe. Mille trame si intrecciano, ma una sola mente le unisce.
Recensione:
Un thriller di sensazione, "Il seminarista" è un crogiolo di sorprese e capovolgimenti, per una lettura intensa e godibile.
La scrittura di Vasselli è molto bella, e appena si fa l'abitudine al suo ritmo, alla particolarità della sua cadenza, che nelle prime pagine appare ampollosa e studiata, diviene piacevole guida in un romanzo accattivante. E' espressione creativa di chi scrive, e dopo la presa di confidenza del primo impatto, con naturalezza ci appare giusto e normale che sia così.
Capitoli brevi aprono il romanzo su una serie di situazioni diverse e in teatri anche lontani tra loro sul piano geografico. Tanti incipit, spunti, informazioni che danno un impatto destabilizzante: non si capisce cosa ci sia sotto, dove si voglia andare a parare. Fidatevi, chi scrive ha tutto ben chiaro in mente, e seguire la storia precisamente studiata, come gli ingranaggi di un orologio, sarà continua fonte di sorprese. "Il seminarista" è pensato e creato sul filo dell'incertezza: ogni azione, ogni personaggio, ogni supposizione, si presta a più interpretazioni. Quando si crede di essere riusciti ad afferrare qualcosa, ecco che una frase, un nuovo indizio, scompagina le carte e magari capovolge addirittura la trama.
Unica certezza: niente è come appare.
Se la trama è un piano diabolico con molti punti oscuri che devono essere compresi, anche i personaggi rispecchiano questo castello letterario. Già distinguere i buoni dai cattivi è un'impresa degna dei migliori profiler. Croce e delizia è una vera sfida lanciata al lettore, che si troverà ad avere la sensazione di capire la figura di turno, metterla in un contesto e poi, fermarsi dubbioso a guardare la scacchiera da una nuova angolazione.
Più che una lotta tra buoni e cattivi, cacciatori e prede, direi che ne "Il seminarista" ci sono gli uni e gli altri, impossibile prevedere ogni mossa. Nonostante questo, si entra in connessione empatica con alcuni personaggi, li si sente vicini, salvo poi sentirsi quasi traditi da loro all'apparire di note stonate. C'è la condanna, ma anche la pietà, la comprensione e le scusanti. Tanti sentimenti che nascono dalla carta, ma che fanno palpitare cuori veri.
La chiesa è la grande protagonista di questo romanzo, ma toglietevi dalla testa le preghiere, gli incensi, i riti confortanti e le parole di accoglienza. Vasselli ci porta in una struttura che è Stato, con i suoi poliziotti, i suoi servizi segreti, i suoi capi e, soprattutto, i mille tentacolari interessi nel mondo. Bugie, giochi di potere, insabbiamenti ed alleanze. I prelati non sono santi ma uomini, più vicini alla terra che al cielo, più lupi che agnelli.
Ciò che andiamo a leggere fa suonare echi da brividi nella nostra mente, perché alcune descrizioni, certi fatti, formano una sinfonia accordata su notizie di oggi, che vengono portate alla ribalta e alla conoscenza del pubblico dai media. Suggestivo è che la trama del libro sia antecedente all'uscita delle notizie, come giustamente fa notare l'autore in una nota iniziale. La realtà che imita l'arte, la fantasia che nulla inventa perché la vita l'ha già fatto. Da questa considerazione non possono che nascere pensieri cupi. "Il seminarista" è thriller di pregio, se cercate un libro che vi sconvolga e stupisca, lo avete trovato, difficile trovare qualcosa di meglio.
Amore e abbandono, dolore e ricerca, controllo e salvezza, espiazione e morte.
Lasciatevi coinvolgere, lasciatevi sconvolgere, immergetevi nella trama e poi tornate alla realtà, perché, in fondo, questo è solo un libro, vero? E alla fine la verità arriva a mettere il punto definitivo...
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
L'abile stratega non è paralizzato dalle avversità, ma coltiva la capacità di saper attendere l'occasione propizia per risolvere una situazione critica.
La verità sa essere camaleontica.
La mente umana è capace di elevare lo spirito o di farlo rotolare nella povere.