Casa Editrice: Robin - 218 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Gialli
Trama:
Saronno, la città degli amaretti, viene sconvolta alle porte del Santo Natale dal suicidio di un ragazzino e da un duplice omicidio. Una tragica coincidenza, oppure i due eventi sono collegati? Cosa ha spinto il giovanissimo Mattia a farla finita? Studiando da vicino le dinamiche di ansie giovanili, bullismo scolastico e discriminazione sessuale, il commissario Mezzasalma sarà costretto a fare i conti con il proprio ruolo di padre, con le sue stesse responsabilità e fragilità. Una doppia indagine ricca di ostacoli che terrà il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima riga.
Recensione: "Condicio sine qua non" è un giallo particolare, dalla costruzione inusuale, che si muove su piani non proprio classici; eppure la trama, dalle primissime pagine, risulta coinvolgente, le complicazioni recano sorprese ed è indiscutibile il lato umano nell'opera, che coinvolge.
Vasselli ha una penna articolata, molto personale, che oscilla tra il formalismo e la parlata amichevole, tra il rispetto delle regole e una simpatica scorrettezza che rende tutto verace e dona una lettura scorrevole.
Esattamente come i suoi personaggi, che troviamo ben caratterizzati, suggestivi, intriganti, con vezzi e particolarità che aiutano a distinguerli, a renderli unici e a crearci un quadro mentale delle loro figure. "Condicio sine qua non" è la sesta indagine che vede protagonista il commissario Mezzasalma, eppure resta un libro fruibile e perfettamente comprensibile anche letto da solo, senza avere conoscenza dei precedenti passi della serie. Perfetto quindi sia per i lettori affezionati che per i nuovi, che entreranno senza difficoltà nella dimensione letteraria.
Vasselli, con la sua trama, tocca temi forti, importanti, di denuncia: il rapporto tra adolescenti, le tematiche del bullismo, le incomprensioni in famiglia, tutto avvolto tra le spire del suicidio di un ragazzino. E' straziante confrontarsi con la morte di chi ha tanti giorni davanti, con la volontaria distruzione di sé. Quanta sofferenza si cela in un gesto così estremo. Difficile comprendere, addirittura c'è una naturale ritrosia nel volersi confrontare con le verità che un simile gesto cela. Le colpe, le domande, tanti interrogativi sollevati ai quali da una parte si vuole dare risposta, ma dall'altra si preferirebbe chiudere gli occhi, non sapere, non vedere, far finta di nulla e cristallizzare il momento in cui sembrava andare tutto bene, prima che la facciata di circostanza crollasse e il dolore irrompesse. Mezzasalma avrà un duplice ruolo in questo caso: quello di chi indaga e quello di padre, dovrà porsi in modo professionale e al contempo non potrà sottrarsi dal mettere sotto esame se stesso in quanto genitore. Con lui, questo esame lo farà ogni lettore che sia anche padre o madre, senza scampo, per una parte del romanzo emotivamente forte, che sviluppa un tranfert empatico nettamente percepibile.
Oltre al suicidio del giovanissimo Mattia, il commissario dovrà indagare anche su un femminicidio, sulle relazioni intorno alla vittima, per scoprire quale evento, quale incontro, ha portato alla morte.
La lettura procede con un buon ritmo, scandito da sorprese, indagini e scoperte. Piacevole, ma con alcuni punti che lasciano dubbiosi: certi comportamenti che non si riescono bene ad incasellare in una prospettiva di serietà professionale. Un piccolo esempio mi sembra doveroso per spiegare il concetto. Il commissario riceve una telefonata mentre sta interrogando i professori della ragazzo suicida, al di là che non si prende la briga di chiedere i nominativi, non lascia la stanza mentre parla al telefono. Bizzarro è che, cogliendo le parole dell'interlocutore del commissario, una professoressa riesca a comprendere che c'è stato un omicidio nel suo palazzo e che la vittima sia la donna che vive con lei. Anacronistico, forzato, inverosimile. A livello puramente descrittivo dell'indagine si riscontrano altre ingenuità del genere, che potrebbero infastidire i più integerrimi amanti del giallo investigativo e un po' rovinano un libro piacevole, interessante e profondo.
Alla fine la verità sarà svelata, con piena soddisfazione e scopriremo anche la motivazione del titolo. "Condicio sine qua non", un giallo investigativo intrigante, con alcune parti che, a mio parere, meriterebbero di essere rivisitate per raggiungere la perfezione.
(Tatiana Vanini)