Casa Editrice: Giunti Editore - 416 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Sembra un lunedì mattina come tanti per Carlo Alberto Marchi. Come ogni giorno, il reporter è diretto a Gotham City, il futuristico Palazzo di Giustizia di Firenze, a caccia di notizie. Un lunedì come tanti, sino alla telefonata del capocronista: Marchi deve correre al vicino polo universitario, è successo qualcosa di grosso. Ma, dopo essere arrivato sul posto ed essere riuscito a farsi strada tra il muro di poliziotti e ambulanze, quello che vede lo coglie del tutto impreparato: sangue dappertutto, una decina di studenti a terra, alcuni corpi coperti pietosamente da lenzuola bianche. Tra loro, anche l’autore della carneficina, che dopo aver sparato all'impazzata si è ucciso urlando "Allah akbar". Firenze si risveglia nel terrore, soprattutto quando un video annuncia che il Giorno del Sacrificio è vicino...
Recensione:
Paoli ci ha abituato, coi suoi precedenti romanzi, a trame avvincenti, interessanti, ma con "Il giorno del sacrificio" imposta un ritmo diverso, da cardiopalma, che prende alla gola e non molla mai. Una tensione nuova, che nelle altre opere si percepiva nella fase finale, qui parte dai primi capitoli e da un inizio tragico, funesto, prima di tornare indietro e percorrere con meticolosità la cronaca dei cinque giorni che hanno portato a tale situazione sospesa.
Il lettore viene così coinvolto, catturato e da lì "Il giorno del sacrificio" diviene romanzo che è impossibile posare.
Una scrittura di mestiere, scorrevole, piacevole e perfettamente intrisa di mistero e suspense, ci conduce in un dedalo di sorprese che lasciano stupiti e sconvolti. E' una storia complessa quella narrata nel romanzo, che scava nelle visioni distorte delle religioni, in quelle interpretazioni fanatiche che portano morte e distruzione. Ed ecco l'incubo che tutti temono e in segreto attendono: dopo la Spagna, dopo la Francia, la guerra degli estremisti che colpisce con violenza qui, in Italia.
Firenze diviene polveriera pronta a cancellare vite umane, in dinamiche nascoste, con connessioni all'apparenza in contrasto che presentano un quadro a tratti chiaro e in altri con incongruenze che lo rendono ancora più inquietante.
Per il protagonista Marchi, il giornalista che abbiamo imparato a conoscere ed amare (o che troveremo irresistibile se ci accostiamo a lui per la prima volta), non c'è tempo da perdere e l'imperativo è solo uno: correre. Correre a caccia di notizie, che sono tante, anche troppe per le pagine del suo giornale; correre per scrivere gli articoli; per stare dietro alle bizze del direttore e alla figlia che ha bisogno di suo padre più che mai, perché una figura del passato e mai dimenticata, si affaccia con prepotenza alla conquistata quotidianità.
Sarcastico ed irriverente, attento e competente, non troppo fortunato ma resiliente, Marchi ci coinvolge nella sua caccia alla verità, in questo romanzo che per lui fa temere come non mai, dove carabinieri e polizia, nelle figure di Piazza e Settesanti, hanno un ruolo di primo piano. Attività investigative delle forze dell'ordine si alternano nei capitoli allo svolgimento della professione dei giornalisti, offrendo alla lettura un quadro che va a comporsi gradatamente prendendo informazioni da più fronti. Eppure ad ogni tassello che dovrebbe dare chiarezza, si accompagnano nuove domande e un dubbio si fa sempre più insinuante e pressante: cosa non riusciamo a vedere? Quale variabile non stiamo considerando? La tensione sale perché non capire in tempo e non agire nel modo corretto significa morte e i preconcetti non possono avere il sopravvento sui ragionamenti.
Nell'opera troviamo considerazioni sull'editoria di oggi che fanno pensare, e portano al pubblico risvolti di solito appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori; ottime riflessioni sulle religioni e i loro messaggi che sono belli ed intrisi di pace; un lato umano importante e preponderante perché nelle vita ciò che accade all'uomo è sempre spinto dalle relazioni, dai sentimenti e dalle volontà, dal dolore e dalla vendetta. "Il giorno del sacrificio" è un romanzo che va oltre al giallo e al thriller, ha tanti sapori che possiamo apprezzare tra le pagine, che ci portano a pensare. La trama articolata e il ritmo serrato inducono ad una lettura compulsiva, della quale non se ne ha mai abbastanza, mentre con partecipazione e timore, ci avviciniamo alla fine, a quel punto zero che deve, inevitabilmente, chiudere il cerchio e sciogliere dal ghiaccio della stasi la situazione iniziale. "Il giorno del sacrificio" un romanzo da non perdere!
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Tu sai cosa dice il Profeta nel Libro? Te lo dico io "Chiunque ferisce un membro appartenente alla Gente del Libro è come se ferisse me in persona". E lo sai tu chi è la Gente del Libro? Sono i cristiani e gli ebrei giornalista. Chi compie atti di violenza non vive i principi dell'Islam.
E' il Libro. Un Libro che parla di pace. Non credere a quelli che dicono che parla di guerra. Non lo fare, è quello che vogliono loro.
Il nostro dovere è creare una cultura nuova, dove la violenza non trovi spazio e non sia terreno dove possano pascolare e prosperare gli emarginati.
Forse avrei dovuto imparare quella lezione una volte per tutte: mostrare il falso e tenere protetto il vero. Chissà se un giorno ci sarei riuscito.
Se si ha paura dei simboli religiosi, vuol dire chi non si sanno decifrare.