Casa Editrice: Giunti Editore - 312 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Dopo mesi di coma e buio totale, Carlo Alberto Marchi è finalmente uscito dall'ospedale, ma la sua rocambolesca caduta dalla passerella di "Gotham", il Palazzo di Giustizia di Firenze, ha lasciato pesanti conseguenze fuori e dentro di lui: è dipendente dagli antidolorifici, si muove con una stampella ed è tormentato da un fischio continuo nelle orecchie che gli toglie perfino il sonno. Costretto a stare lontano dal lavoro al giornale, si consola con l'affetto della figlia Donata e l'inatteso ritorno dell'ex fidanzata Olga. Ma non è facile starsene a casa mentre la sua cronaca giudiziaria è stata affidata a una rampante collega, che, come se non bastasse, ha fama di essere piuttosto in gamba. Eppure, proprio nel momento più impensato, la vita lo chiama ancora a rapporto: il capocronista del Nuovo gli chiede ufficiosamente di sfruttare i suoi contatti per indagare su un omicidio che ha sconvolto Firenze. Nel meraviglioso parco delle Cascine, il polmone verde che di notte racchiude i lati oscuri della città, viene trovato ucciso Giorgio Mati, il gestore del leggendario furgone che distribuisce birra e panini ai viandanti notturni. Lo stesso Marchi ha concluso lì diversi turni, mangiando e bevendo insieme a poliziotti e trans. E ciò che rivelano le prime indagini ha dell'incredibile: il tranquillo paninaro nascondeva un passato cruento, che a poco a poco si incastra come un puzzle con gli anni più bui di Firenze. Ma soprattutto con un dolore che ha colpito la famiglia stessa di Marchi, e non ha mai avuto risposta. Una risposta a cui Marchi ha diritto. Un diritto di sangue.
Recensione:
Torna Marchi, e chi lo conosce dal primo romanzo è felice! Torna il giornalista della giudiziaria, l'esperto di Gotham, e con lui le storie che prendono tra suspense e umanità. "Diritto di sangue" è la nuova opera di Gigi Paoli, un appuntamento in libreria imperdibile per chi ama i personaggi e vuole scoprire nuove evoluzioni nei loro rapporti, ma sarà una bella lettura anche per chi da qui comincerà.
Descrittiva, immediata, ritmata, la scrittura di Paoli immerge nell'atmosfera di Firenze, città di luci e ombre che mostra un volto sotto il sole e un altro dopo il tramonto. Il teatro delle vicende esce dalle pagine, diviene tridimensionale e vivibile, grazie agli scorci unici della città, con le sua storia, un luogo dove anche le piante hanno voce.
I personaggi sono completi, possiedono carattere, profondità, pregi e difetti. Non sono eroi perfetti, ma esseri umani che al lettore si legano, trasmettendo sensazioni su ampio spettro.
Emozionante "Diritto di sangue" è una narrazione che conquista, regalando sorprese che colpiscono, spiazzano, per un dinamismo della narrazione piacevole. Difficile posare questo romanzo, si vuole la verità o almeno una certa verità, proprio come la desiderano i personaggi. Mai come in questo libro si sentirà forte il bisogno, la fame di giustizia. Un giustizia che appare frustrata, negata e taciuta.
Marchi è sempre più protagonista ed attore fondamentale della storia. C'è il dolore fisico da affrontare, risultato della spaventosa caduta avvenuta nel libro precedente; un ritorno alla normalità fatta di autonomia e lavoro che è un traguardo al quale tendere. Un nuovo modo di considerare l'esistenza, magari finalmente con un amore che rechi sollievo, che sia sostegno e completezza. E poi gli omicidi di oggi, sconvolgenti per le connessioni che li accomunano, tutte da trovare , da scovare, da disseppellire da un passato mai dimenticato, ma solo accantonato che riguarda da vicino Marchi stesso. Ed eccolo il passato, rappresentato da una storia di vent'anni prima, che si innalza dal periodo nero delle BR, dove si aveva paura di uscire, di andare in certi luoghi, col dubbio se si sarebbe rientrati a casa la sera. "Diritto di sangue" scava nelle farneticazione di chi diceva una cosa, ma coi fatti dimostrava altro; mostra la tragedia dei legami recisi anzitempo e senza preavviso, impedendo un saluto, un abbraccio, un ultimo sguardo. Il libro racconta di come le storie possano avere un andamento ciclico, ritornare, e allora spezzare il cerchio è un'azione che richiama sangue.
Il sensazionalismo che il caso suscita è però secondo all'umanità, alla storia che c'è dietro, alle parti recitate dagli attori in causa ieri ed oggi. Ci saranno attimi commoventi e altri che faranno riflettere, mentre il giallo avanza e non si ferma, il puzzle si completa per il punto di vista unico, sopra le parti, che tutto vede, del lettore.
Chi può esigere il diritto di sangue? Scopritelo leggendo questo romanzo.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Firenze era un nobildonna al sole e una meretrice sotto le stelle.
La realtà è una, ma i modi in cui la si osserva, con tutte le conseguenze del caso, sono infiniti.
Non si dovrebbe mai rinunciare alla verità e alla giustizia.