Casa Editrice: Ugo Mursia Editore - 254 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Milano, giugno 2023. La metropoli, distratta dalla prima afa estiva e dalla improvvisa scomparsa di Silvio Berlusconi, è insanguinata da una serie di delitti ravvicinati. Tocca al vicequestore Bruno Ardigò, responsabile della sezione Omicidi, calarsi in un'inchiesta oscura, all'inseguimento di un assassino che annuncia e rivendica le sue uccisioni con carte da gioco, con quattro assi, e conserva la quinta e ultima carta per lui.
Quale incubo è tornato dal passato per presentargli il conto? Per il cacciatore di assassini un'indagine diversa dalle altre, in una corsa contro il tempo, perché la posta in palio è la sua stessa vita.
Recensione:
Un giallo che si snoda tra passato e futuro, tra crimini e vendette, in una Milano narrativa che gioca a confondersi con quella vera: "La quinta carta" è ritmo, fascino e inquietudini.
Fabrizio Carcano ha una scrittura perfetta per rendere tridimensionali i luoghi, farceli vivere. Rende molto attuale la sua trama inserendo elementi notissimi del recente passato, riferendosi non solo alla scomparsa di Silvio Berlusconi, ma anche attraverso delitti che hanno fatto cronaca per settimane, cambiando nomi e riportando le circostanze, è impossibile non riconoscerli; fa poi anche storia, riportando alla memoria criminali e notizie di due decenni fa.
Milano diventa un teatro nel quale il lettore si ritrova, con le strade, le piazze, quella che era e quella che è diventata, per un città che è terreno di caccia per un killer e per colui che tenta di bloccarne le mosse.
I personaggi sono ben costruiti, noti per chi segue l'autore già da prima, comprensibili per chi da qui comincia a conoscerli. Non c'è un grande mistero interno alla figura dell'assassino camuffato, ma è affascinante seguire come è arrivato a questo punto, a questa serie infernale di delitti a sangue freddo, preannunciati da carte particolari.
Carcano porta per mano il lettore in una vera discesa nell'abisso, dove l'incapacità di riconoscere i propri errori e l'incomprensione del male causato, conducono alla nascita di un serial killer. Egocentrismo? Mancanza di empatia? Forse, anzi sicuramente, ma anche una riflessione sulla società di oggi che porta a scusare ogni gesto, anche violento, riducendolo, blandendo il colpevole, vestendolo da vittima. Ecco che allora i responsabili di ogni cosa che ci accade vengono cercati fuori da noi, in una congiura esterna che, in questo caso, arma una mano.
Per Ardigò l'indagine si presenta da subito personale, mostrandogli un conto alla rovescia dove sarà la sua stessa vita a essere richiesta. Il distacco solito viene demolito man mano che il suo tempo si avvicina, una vera lotta per fermare il gioco prima che sia troppo tardi.
Dinamico, "La quinta carta" ha il suo picco di tensione nel finale, dove tutto sarà chiarito, in bene o in male sta a voi lettori scoprirlo.
(Tatiana Vanini)