Casa Editrice: Indipendente - 266 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Oltre la criminalità esiste un'ombra ancora più inquietante, che resta in bilico tra il lecito e il proibito, serpeggia nel sacro e si crogiola nel profano.
Alle porte dell'inverno, quattro persone vengono ricoverate in condizioni critiche in diversi ospedali della città. Una sola cosa sembra accomunarle: un simbolo esoterico disegnato sul polso.
Mentre la Procura vuole vederci chiaro, la Santa Sede teme che qualcosa di orribile si annidi in quel mistero.
Ettore Borgia è un criminologo impiegato come archivista in Vaticano. Grazie al suo lavoro, all'apparenza noioso, negli anni è riuscito a portare a galla documenti segreti, testimonianze sconcertanti e rapporti inquisitori; tutto il sapere millenario della Chiesa cattolica.
Conosciuto negli ambienti giudiziari come esperto di occulto, verrà convocato per far luce sulle tenebre della suggestione umana.
Recensione:
Dopo "7", torna al pubblico Ettore Borgia riportandoci nel mondo del giallo esoterico, spalancando un mondo imprevedibile di oscurità. "La Maschera e l'Oltretomba" si dimostra in parte seguito e in parte romanzo indipendente, il vero primo di una serie. Comprensibile anche da solo, mostra rimandi e un breve riassunto contestualizzato che permette di avere cortezza di ciò che è accaduto nel libro precedente, quindi i lettori stiano tranquilli: possono cominciare il viaggio con Scatamacchia anche da qui.
La scrittura dell'autore è piacevole, scorrevole, ho ritrovato la cifra stilistica che mi aveva accompagnata e appassionata nel libro precedente: brio, un pizzico di ironia, spiegazioni fuse con la storia, sorprese e ritmo in crescendo.
A questo punto l'autore può fare un ulteriore balzo di stile, evitando "Ah, ah, ah" nei dialoghi: stanno bene nei fumetti, in narrativa irritano. Suggerisco anche una maggiore attenzione all'editing "ti prego, non farti pregare" è un esempio e non serve mettere il "ti prego" iniziale. Piccole attenzioni per rendere il romanzo ancora più scorrevole.
I personaggi sono un misto di figure nuove con altre che si ritrovano con piacere dal romanzo precedete. Sono ben caratterizzate, con caratteri e indoli raccontate senza imbrigliare il lettore nell'eccesso.
Ettore è protagonista nell'indagine e nel suo privato, attraverso sogni e visioni che aumentano la partecipazione alla storia, fornendo curiosità, ma anche brividi di tensione. Scopriamo così un soggetto principale che si ritrova direttamente sotto attacco, una metafora azzeccata che certe pratiche lasciano strascichi in chi le fa e in chi le indaga.
Nella trama scopriamo come la disperazione e il dolore siano porte attraverso cui può passare il bene, ma anche il male, con uomini spregiudicati dietro e... altro.
Intrigante e piacevole, il romanzo porta via. Da una parte formati, dall'altra incuriositi, arriviamo senza accorgercene alla fine, che è aperta e promette nuove avventure e casi tutti da indagare.
(Tatiana Vanini)