Genere: Romanzo storico

Trama:
Rachele è solo una ragazzina quando nel 1939 vengono promulgate le leggi razziali e la sua vita di colpo cambia. Per lei, ebrea, niente più scuola, niente più amici e una paura strisciante che riempie le sue giornate. Per fortuna incontra un ragazzo che le dà la forza per affrontare i terribili cambiamenti che sconvolgono la sua esistenza. Vittorio ha appena quindici anni, eppure ha un coraggio sconfinato. Lavora, per volere del padre fascista, come uomo di fatica alla Pinacoteca di Brera, fianco a fianco con la direttrice Fernanda Wittgens, che aiuterà nella sua straordinaria missione. Due sono gli obiettivi di Fernanda: salvare dai bombardamenti e dalle razzie naziste le opere d'arte conservate nei musei milanesi e aiutare familiari, amici, ebrei e perseguitati a espatriare e mettersi in salvo. Un'impresa pericolosissima e che potrebbe costarle la vita. Ma a lei non importa. Un romanzo intenso e appassionante che racconta la storia di Fernanda Wittgens, la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera, che con coraggio ha sfidato il nazifascismo e ha salvato non solo opere di inestimabile valore, ma anche vite umane.
Età di lettura: da 11 anni.

Recensione:
Chi è Fernanda Wittgens? Perché la scrittrice Sara Rattaro ha voluto raccontarci la storia di questa donna?
Leggendo questo romanzo ci si inoltra in un racconto di vita, profondo e importante, è una di quelle narrazioni sulle quali sarebbe bene soffermarsi per apprendere il valore della bellezza delle opere d'arte, ma, anche e soprattutto, per comprendere la generosità dell'animo umano.
La donna che salvò la bellezza è un romanzo che racconta la storia di un'affascinante ed eroica figura femminile, narrata in modo sublime dall'autrice nei suoi aspetti più delicati, emozionanti e sorprendenti.
Questo libro è un prezioso dipinto di una società, la nostra, che è stata avvolta da una fitta e imponente nebbia, capace di sfumare la luce della vita, ma è anche un romanzo che racconta al lettore come non perdere quella pregiata luminosità legata alla speranza.
Ed è proprio qui che le parole e la storia raccontata da Sara Rattaro assumono un innegabile rilievo. Questa interessante opera letteraria narra la vita di Fernanda Wittgens e del suo amore per l'arte, ci porta a entrare nella Pinacoteca di Brera, uno dei luoghi più importanti e affascinanti di Milano, ci accompagna con delicatezza a percepire la preziosità di ogni singolo dipinto, ma ci racconta anche di un cupo periodo storico, ci permette di non dimenticare e soprattutto di comprendere che non bisogna smettere di lottare, di urlare e di raccontare, proprio perché il silenzio non diventi così imponente da soffocare la memoria.
Da un'iniziale analisi testuale, si potrebbe pensare che La donna che salvò la bellezza sia solo un libro per ragazzi, forse per la scrittura dell'autrice che risulta sin dalle prime pagine molto semplice e priva di inutili fronzoli e che in parte si contrappone a molti testi contemporanei appesantiti da una narrazione estremamente corposa.
Dal mio punto di vista, definire questo romanzo come una semplice lettura per giovani vuol dire sminuire la potenza della storia raccontata e la capacità narrativa dell'autrice. Troppo spesso, si cade nell'errore di qualificare un libro per ragazzi come un testo privo di spessore, quando invece proprio nella lettura di un componimento narrativo per giovani è più facile immergersi e farsi coinvolgere da storie più che affascinanti.
Un buon libro non richiede un'età per essere letto, anzi, un romanzo come "La donna che salvò la bellezza", può diventare uno spunto di riflessione per chiunque.
Sara Rattaro abbraccia il lettore, lo coinvolge con emozione in una storia importante, una di quelle di cui si parla poco e che invece dovrebbero essere raccontate a partire dal mondo scolastico, ma anche narrate nelle strade di una città, passeggiando in riva al mare, sorseggiando un aperitivo, perché ricordare una donna come Fernanda Wittgens vuol dire richiamare alla memoria la nostra stessa storia.
(Barbara Galimberti)

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